Tre scenari per le scuole svizzere all’estero
Il governo elvetico ha presentato tre varianti per la promozione delle scuole svizzere all'estero. Le opzioni prevedono la sospensione di tutti i contributi federali, il dimezzamento del credito annuale oppure un aggiornamento dell'attuale strategia.
Le alternative al modello di promozione esistente per le scuole svizzere all’estero sono state presentate mercoledì dal governo, il quale ha così reagito a una mozione della Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati (Camera dei cantoni).
La prima variante consiste nella sospensione di tutti gli aiuti federali, indica un comunicato del Dipartimento federale dell’interno. La seconda prevede un dimezzamento del credito da 20 a 10 milioni di franchi, mentre la terza preconizza un aggiornamento dell’attuale strategia allo scopo di rafforzare la presenza formativa della Svizzera all’estero con i fondi a disposizione.
Attualmente all’estero vi sono 17 scuole svizzere riconosciute, situate in Europa, Africa, Asia e America latina. Sono frequentate da 6’700 allievi circa, di cui 1’800 di nazionalità svizzera. I professori sono circa 500; la metà di loro possiede il passaporto elvetico.
Negli anni passati le scuole sono state colpite da misure di risparmio (-12% tra il 2004 e il 2007) che hanno portato a ridurre gli stipendi degli insegnanti, ad aumentare le tasse scolastiche e a rinunciare agli investimenti nelle infrastrutture.
swissinfo.ch e agenzie

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