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Verdetto popolare molto atteso sul sostegno ai media

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Circa 70 giornali sono scomparsi dal 2003, secondo l'Ufficio federale delle comunicazioni. La tendenza continuerà? © Keystone / Christian Beutler

Il popolo svizzero si esprime domenica sull'aiuto ai media, sulla pubblicità del tabacco, sulla cosiddetta tassa di emissione e sulla sperimentazione animale. La suspense si cristallizza sullo stanziamento di 151 milioni di franchi supplementari all'anno a giornali, radio, televisioni private e media online.

Lo Stato deve sostenere i media privati? La domanda ha acceso virulenti dibattiti durante la campagna in vista delle votazioni del 13 febbraio e la suspense sull’esito dello scrutinio è ancora grande.

Il popolo si pronuncia domenica su un pacchetto di aiuti finanziari a favore dei media. Il progetto delle autorità prevede di stanziare 151 milioni di franchi supplementari all’anno a giornali, televisioni, radio private e media online. Il pacchetto di misure ha l’obiettivo di garantire la diversità e la qualità dell’informazione in un panorama mediatico sconvolto da internet e dall’espansione dei giganti del web come Google e Facebook.

Un referendum è stato lanciato da esponenti di destra della politica e da membri dell’editoria che temono una perdita d’indipendenza dei media.

Chi si oppone al progetto ritiene che gli aiuti finanziari vadano a beneficio delle società d’edizione più ricche e alle imprese quotate in borsa.  

Un testa a testa tra il campo del “sì” e quello del “no” agli aiuti ai media è emerso dall’ultimo sondaggio SSR in vista delle votazioni del 13 febbraio, anche se l’opposizione ha guadagnato un po’ di terreno. La vittoria alle urne si giocherà con molta probabilità sul filo del rasoio.

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Verso un divieto della pubblicità del tabacco

L’elettorato elvetico dovrebbe invece accettare di limitare la pubblicità del tabacco. L’iniziativa “Sì alla protezione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il tabacco” ha ottenuto il sostegno di una significativa maggioranza (63%) delle persone interpellate in occasione l’ultima indagine demoscopica dell’istituto gfs.bern.

La Confederazione dispone al momento di una delle legislazioni più morbide d’Europa nell’ambito della lotta al tabagismo. Il testo sottoposto alle urne, nato in seno agli ambienti della prevenzione, chiede di “vietare completamente la pubblicità per il tabacco dove fanciulli e adolescenti potrebbero vederla”. Intende in questo modo limitare l’attrattiva delle sigarette tra le persone minorenni. Gli ambienti economici considerano tuttavia che le restrizioni pubblicitarie previste vadano troppo lontano e aprano la strada a divieti per altri prodotti.

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La fine della tassa d’emissione in forse

Il popolo si pronuncia anche sull’abolizione della cosiddetta tassa d’emissione, un’imposta indiretta percepita quando un’impresa vuole aumentare il proprio capitale emettendo azioni o simili.

La sinistra e i sindacati hanno lanciato il referendum contro la modifica della legge federale sulle tasse di bollo. Secondo loro, la misura avvantaggerebbe solo le persone e le aziende più ricche. A loro avviso, si tratta di una riforma inutile di cui beneficerebbero solo le multinazionali e che fragilizzerebbe il servizio pubblico.

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Il Consiglio federale, i partiti di destra e di centro così come gli ambienti economici sostengono l’abolizione della tassa d’emissione. È una tassa unica al mondo, sottolineano, e rappresenta, secondo loro, uno svantaggio concorrenziale per la piazza economica svizzera.

Secondo l’ultimo sondaggio SSR, una maggioranza dell’elettorato (53%) si oppone alla modifica di legge.

Protezione degli animali

Infine, il popolo si esprimerà per la quarta volta nella storia della democrazia diretta elvetica su un divieto della sperimentazione animale. L’iniziativa denominata ” Sì al divieto degli esperimenti sugli animali e sugli esseri umani” si incammina verso un netto rifiuto, stando ai sondaggi.

Il testo sottoposto al giudizio dell’elettorato intende proibire ogni tipo di esperimento su animali o esseri umani, così come l’importazione di nuovi prodotti sviluppati ricorrendo a tali esperimenti. Chi ha promosso l’iniziativa ritiene che gli esperimenti sugli animali siano paragonabili a un crimine. Per il campo del “sì” non sono negativi solamente da un punto di vista etico, ma anche economico.

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Coloro che si oppongono all’iniziativa ritengono invece che la sperimentazione animale sia essenziale per scoprire nuovi rimedi e princìpi attivi e che i metodi alternativi attualmente disponibili non siano ancora in grado di riprodurre con precisione la complessità di un organismo vivente.  

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