Roger Waters respinge accuse di antisemitismo, “sono politiche”

(Keystone-ATS) Secondo l’ex musicista dei Pink Floyd Roger Waters le critiche ricevute per essersi presentato “vestito in modo simile” a un membro delle SS durante una performance a Berlino sono “in malafede da parte di coloro che vogliono infangarmi e mettermi a tacere”.
Lo farebbero “perché non sono d’accordo con le mie idee politiche e i miei principi morali”, ha scritto Waters su Facebook.
Waters nega le accuse di antisemitismo e spiega che gli elementi della sua performance messi in discussione “sono chiaramente una dichiarazione di opposizione al fascismo, all’ingiustizia e al bigottismo in tutte le sue forme”.
Ma non solo. La star di “Another Brick In The Wall” dice di aver passato tutta la vita “a parlare contro l’autoritarismo e l’oppressione, ovunque li vedessi”, aggiungendo che “quando ero bambino, nel dopoguerra, il nome di Anna Frank veniva pronunciato spesso in casa nostra, e divenne un promemoria permanente di ciò che accade quando il fascismo viene lasciato senza controllo”.
Waters conclude raccontando che i suoi genitori “hanno combattuto i nazisti nella Seconda Guerra mondiale” e che il padre “ha pagato il prezzo più alto” per questo “continuerò a condannare l’ingiustizia e tutti coloro che la perpetrano”.