Le critiche del WWF

Accanto alle molte lodi, la foresta Masoala dello Zoo di Zurigo ha suscitato anche giudizi meno positivi.

I promotori di Masoala parlano di un progetto a protezione della natura. Il WWF non condivide questa interpretazione.

“Non abbiamo niente contro il padiglione. Siamo anzi convinti che esempi come questi forniscano un contributo importante per la sensibilizzazione del pubblico a favore della natura”, rileva Monica Corner, responsabile di WWF Svizzera, su un articolo del Tages-Anzeiger.

“Ma il progetto Masoala non ha proprio niente a che vedere con la protezione della natura. Per quello occorre fare molto di più”.

Secondo il WWF il progetto è sovradimensionato e rischia di causare uno spreco d’energia. Il suo consumo energetico è stimato pari a quello di 75 ville.

Pochi investimenti in Madagascar

Altra questione contestata: l’impegno finanziario dello Zoo nel paese africano. Nell’ambito degli accordi necessari alla realizzazione di Masoala, lo Zoo di Zurigo si è impegnato a sostenere in Madagarscar dei programmi a protezione della natura.

“Il coinvolgimento dello Zoo è troppo limitato e, fino ad ora, la popolazione locale del Madagascar non ne ha beneficiato”, dice Monica Corner. Il WWF gestisce pure dei progetti sull’isola, dedicando loro circa 400’000 franchi all’anno.

L’organizzazione ambientalista ritiene che i 100’000 franchi annui che lo Zoo vuole investire nello Stato africano siano insufficienti. E non gradisce il fatto che la direzione dello Zoo abbia deciso di avviare progetti alternativi, rifiutando di collaborare con lo stesso WWF.

swissinfo e agenzie