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La Thailandia piange una regina madre che ha vissuto in Svizzera

una persona tiene in mano un ritratto della regina sirikit
In Thailandia, una persona commemora la regina madre Sirikit dopo l’annuncio della sua morte, il 25 ottobre 2025. EPA/RUNGROJ YONGRIT


Fidanzata con il futuro re Bhumibol a Losanna, la defunta regina Sirikit della Thailandia ha frequentato un collegio nel capoluogo vodese e ha partorito in una clinica della città. La coppia reale si è stabilita dal 1960 al 1961 nel Lavaux, da dove ha viaggiato in tutta Europa.

Vedova del re Bhumibol e madre dell’attuale monarca, la regina Sirikit è deceduta lo scorso 24 ottobre. Il suo ritratto, circondato da fiori e candele, è esposto ovunque a Bangkok e in tutto il Paese. Il 25 ottobre, la Thailandia ha indetto un lutto nazionale di un anno.

Il regno piange la “Madre della Nazione”, superstite della coppia che ha regnato per sette decenni su 65 milioni di thailandesi – un record di longevità.

Ricoverata a Bangkok in seguito a un ictus, la regina madre è deceduta all’età di 93 anni presso l’ospedale Chulalongkorn, che porta il nome dell’antenato comune della coppia. Sirikit e Bhumibol erano cugini, entrambi discendenti del re Rama V, morto nel 1910.

1948: incontro a Parigi

Sirikit ha solo 16 anni quando il futuro re – cresciuto a Losanna fin dall’età di 5 anni – la incontra a Parigi nel 1948. Lei è una delle due figlie da maritare dell’ambasciatore del Siam, il principe Chandaburi Suranath Kitiyakara.

Sirikit studia musica classica e francese. Bhumibol la incoraggia a terminare gli studi all’Istituto Riante-Rive, una scuola privata di Losanna, prima del fidanzamento nell’estate del 1949 a Pully, nella periferia losannese, dove vive la famiglia del futuro monarca.

Il matrimonio viene celebrato a Bangkok il 28 aprile 1950. Sirikit diventa regina il 5 maggio 1950 con l’incoronazione di Bhumibol, che prenderà il nome di Rama IX.

copertina di una rivista che raffigura la coppia reale thailandese
La copertina de L’Illustré dedicata alla partenza dalla Svizzera della coppia reale, nel novembre 1951. L’Illustré

In seguito, questa regina molto fotogenica apparirà sulle copertine di tutte le riviste di moda. Diventerà musa dello stilista Pierre Balmain. Suo marito, “il re fotografo”, farà di lei il suo modello preferito quando si dedicherà alla pittura e alla fotografia.

1950: ritorno in Svizzera

Tre mesi dopo il matrimonio e l’incoronazione, Bhumibol torna a Losanna per terminare gli studi di diritto. La giovane coppia risiede nella Villa Vadhana a Pully, una dimora che porta il nome della nonna del re, vedova di Rama VII, che vive allora a Bangkok dove suo marito è morto nel 1935.

Terminati gli studi, il giovane re Bhumibol e la moglie Sirikit tornano nella capitale del loro regno con un treno notturno fino a Genova e poi con una nave a vapore, nel novembre 1951. “Addio, Svizzera!”, titola allora il settimanale L’Illustré dedicando loro la copertina.

Prima di ripartire per Bangkok, la regina Sirikit dà alla luce a Losanna la principessa Ubol Ratana, nata alla clinica Montchoisi il 5 aprile 1951.

Avrà altri tre figli, tutti nati a Bangkok: il principe Vajiralongkorn – l’attuale re Rama X –, la principessa Sirindhorn e la principessa Chulabhorn.

re e regina thailandesi con una bambina in braccio in una foto in bianco e nero
Il re e la regina della Thailandia, Bhumibol Adulyadej e Sirikit Kitigakara, con la loro figlia Ubol Ratana, nata il 5 aprile 1951 all’ospedale Mont-Choisi di Losanna, nel Canton Vaud, in Svizzera, fotografati nella loro residenza di Losanna. KEYSTONE/PHOTOPRESS-ARCHIV/Str

1956: a capo del regno

Sei anni dopo il matrimonio, nell’autunno 1956, il re Bhumibol deve adempiere ai suoi doveri monastici. Ogni giovane buddista è tenuto a farlo. A piedi nudi, con la testa rasata e vestito con una tunica arancione, mendica il cibo per le strade della capitale thailandese e sceglie la vita monastica in un monastero. La regina assume la reggenza, dedicandosi ai suoi nuovi doveri reali.

Adorata dai suoi sudditi per il fedele servizio al regno, la regina vedrà il Governo thailandese modificare, vent’anni dopo, la data della “Festa della mamma” per farla coincidere con il giorno della sua nascita, il 12 agosto. Ricoprirà anche incarichi caritatevoli, come presidente della Croce Rossa thailandese.

1960: tra i vigneti del Lavaux

Il 15 luglio 1960, la famiglia reale atterra a Ginevra a bordo di un Boeing 707 della Panam. Con i suoi quattro figli, la coppia occupa la villa Flonzaley, affittata nel comune vodese di Puidoux. Il seguito di una cinquantina di persone è alloggiato in hotel. Non è tempo di vacanze, ma di un tour delle capitali europee previsto in agenda.

Il re e la regina incontrano le grandi teste coronate. La regina Elisabetta apre le danze a Londra, poi seguono le visite ai re di Danimarca e Norvegia, al re dei Belgi Baldovino – con il quale la coppia può conversare in francese, come con il generale De Gaulle a Versailles. Sarà poi la volta della regina Giuliana dei Paesi Bassi, del generale Franco a Madrid e persino di papa Giovanni XXIII in Vaticano.

Per i suoi abiti da cerimonia, la regina Sirikit fa venire lo stilista Pierre Balmain nel Lavaux. È accompagnato da giornalisti di Paris-Match, che dedicherà la copertina alla sovrana mediatica.

La regina sfoggia i gioielli più preziosi. La corona thailandese, che possiede un terzo dei terreni di Bangkok, è ricchissima. Ma niente yacht, né jet privati: la coppia reale viaggia su voli di linea.

Visita a Palazzo federale

La polizia di sicurezza vodese vigila attentamente. Il 29 agosto 1960 è il turno di Palazzo federale di accogliere la coppia reale in abiti da cerimonia. Il presidente della Confederazione Max Petitpierre ricorda i legami tra questi “due Paesi, così diversi, ma uniti dallo stesso amore per la libertà”.

coppia reale thaiandese assieme a rappresentanti svizzeri di fronte a palazzo federale
Il consigliere federale Max Petitpierre, a destra, con la coppia reale thailandese Bhumibol Adulyadej, al centro a destra, e Sirikit Kitigakara, a sinistra, in visita ufficiale in Svizzera alla fine di agosto 1960, fotografati davanti al Palazzo federale a Berna. KEYSTONE/PHOTOPRESS-ARCHIV/Str

Poi il Governo vodese li accoglie nel suo castello a Losanna, dopo una visita al Comptoir suisse dove, annota un quotidiano vodese, “la regina Sirikit si è particolarmente interessata agli oggetti domestici e alle lavatrici”! 

Dopo aver trascorso il Natale nelle Alpi, la famiglia reale lascia la Svizzera e vola a Bangkok il 17 gennaio 1961. La coppia tornerà solo una volta, per una visita all’Expo nazionale di Losanna nell’ottobre 1964. Fino alla sua morte nel 2017, il re non rivedrà più il Paese della sua infanzia, “dove eravamo piccoli svizzeri come gli altri e conducevamo la vita semplice della gente comune”. 

Secondo il protocollo, Sirikit dovrebbe essere cremata su una pira di legno di sandalo nel cuore di Bangkok nell’ottobre 2026, un anno dopo la sua morte. I membri del Governo e dell’amministrazione pubblica si vestiranno di nero fino alla cremazione, il tempo necessario affinché l’anima si elevi al cielo. Anche i turisti e le turiste dovranno osservare una certa discrezione per 90 giorni. 

A cura di Pauline Turuban 

Tradotto con il supporto dell’IA/lj

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