
Sunrise: Kurer, piano “B” se operazione con Huawei dovesse fallire

(Keystone-ATS) Il presidente del Cda di Sunrise, Peter Kurer, ha dichiarato in un’intervista alla “Neue Zürcher Zeitung” in edicola oggi, giorno dell’assemblea generale, che l’acquisizione miliardaria dell’operatore via cavo UPC funzionerà.
Inoltre, se gli Stati Uniti dovessero inasprire la propria campagna contro il colosso cinese Huawei, Sunrise ha già pronto un piano “B” nel cassetto. Sunrise continua ad affidarsi al fornitore di rete cinese Huawei per la realizzazione della propria rete mobile 5G. In paesi come il Giappone o l’Australia, Huawei non è stata autorizzata a partecipare alla costruzione dell’infrastruttura per il nuovo standard di comunicazione a causa di presunti problemi di sicurezza. E gli Stati Uniti sono recentemente intervenuti presso la Confederazione per chiedere al Consiglio federale di fare altrettanto.
“Finora non c’è stata alcuna pressione politica su Sunrise”, ha precisato il presidente del consiglio di amministrazione. A suo avviso, le polemiche attorno a Huawei in alcuni paesi hanno a che fare con l’appartenenza di quest’ultimi all’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord (NATO). Contemporaneamente, non bisogna dimenticare la rivalità economica tra gli Stati Uniti e la Cina che si fa sempre più aspra. “Non dipendiamo da Huawei”, ha sottolineato Kurer. Sunrise non ha solo un piano B, ma anche un piano C e un piano D. “Sappiamo esattamente a cosa potrebbe condurre una possibile escalation degli americani. Abbiamo la certezza che anche Huawei abbia un piano B per un caso del genere”.