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Trump colpisce la cerchia di Putin con nuove sanzioni

Tra i sanzionati anche Viktor Veksleberg, oligarca russo con forti interessi in Svizzera Keystone/AP/PAVEL GOLOVKIN sda-ats

(Keystone-ATS) Il presidente americano Donald Trump colpisce con nuove sanzioni l’entourage dell’omologo russo Vladimir Putin per le interferenze elettorali nelle presidenziali statunitensi e più in generale per un'”attività maligna” russa che spazia dall’Ucraina alla Siria.

Nella blacklist del tesoro americano figurano sette oligarchi russi e dodici società da loro controllate, prevalentemente nel campo energetico, 17 alti dirigenti governativi, la società preposta all’export di armi (Rosoboroneksport) e una sua banca (Rfc), queste ultime per le forniture belliche al regime del presidente siriano Bashar al Assad.

Le misure, “coordinate con gli alleati chiave degli Usa”, sono le più dure prese finora dall’amministrazione di Trump contro Mosca e rischiano di aumentare le tensioni tra Russia e Occidente dopo le espulsioni reciproche di centinaia di diplomatici per il caso Skripal.

Tra gli oligarchi spicca l’assenza di Roman Abramovich. Ma nell’elenco ci sono pezzi da novanta come il 60enne Viktor Vekselberg, che tramite la sua società di partecipazioni Renova controlla anche i gruppi industriali svizzeri Sulzer, OC Oerlikon e Schmolz+Bickenbach. Queste imprese non sono tuttavia, perlomeno direttamente, colpite dalle sanzioni.

Stretti rapporti con la Svizzera ha anche l’imprenditore e senatore Suleiman Kerimov, 52 anni, fermato in Francia nel 2017 per evasione e riciclaggio. Kerimov ha costituito nel 2007 una fondazione che porta il suo nome a Lucerna, dove ha forti legami con la dirigenza della locale squadra di calcio.

Tra i dirigenti governativi in primo piano il numero uno di Gazprom Alexei Miller, il presidente della banca statale Vtb Andrei Kostin e il presidente della banca (anch’essa statale) Gazprombank Andrei Akimov. Sanzionati pure Aleksandr Torshin, vicegovernatore della banca centrale, l’ex premier ed ex capo dello spionaggio all’estero (Svr) Mikhail Fradkov, ora presidente di un istituto per gli strategici.

Il Cremlino per ora non ha reagito ma intanto Nikolai Patrushev, una delle persone sanzionate, ha precisato che i contatti con gli Usa non saranno chiusi.

Un modo da ambo le parti per salvare il futuro summit Trump-Putin, dove il tycoon spera forse di usare le sanzioni come arma negoziale e scudo contro le critiche di chi lo accusa di flirtare con il Cremlino.

Frattanto anche il procuratore del Russiagate, Robert Mueller, ha messo nel mirino alcuni oligarchi russi, per accertare se alcuni di loro hanno finanziato, direttamente o indirettamente, la campagna del tycoon.

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