ZURIGO - Giornata decisamente positiva quella odierna per la Borsa svizzera: l'indice dei titoli guida SMI ha chiuso le contrattazioni in crescita dello 0,90% a quota 6444,08. Stessa evoluzione per il listino allargato SPI che termina la seduta in progressione dello 0,85% a 5537,08 punti.
Dagli Stati Uniti nel pomeriggio sono giunti dati contrastanti. Il tasso di produttività non agricola ha registrato nel terzo trimestre un rialzo dell'8,1%, un dato inferiore alle attese degli economisti (+8,5%). D'altro canto, in precedenza era stato reso noto che le richieste di sussidio di disoccupazione negli USA sono calate di 5'000 unità la settimana scorsa, a quota 457'000 unità. L'indice è nettamente migliore delle stime degli analisti che prevedevano un rialzo a 480'000 unità.
A influenzare maggiormente l'andamento odierno sono stati i colossi bancari. In calo ieri, il titolo UBS è salito dell'1,33% (a 16,04 franchi). Non sembra dunque aver impressionato gli investitori la notizia che il Canada potrebbe ricorrere ai tribunali per costringere la banca elvetica alla consegna di nominativi di clienti. In netto aumento pure Credit Suisse (+2,30% a 53,35 franchi) e Julius Bär (+5,28% a 33,69 franchi).
Tra i titoli difensivi di peso, Nestlé, già in crescita ieri, ha sostenuto il mercato avanzando dell'1,61% (a 49,77 franchi). Roche è salita dello 0,90% (a 167,80 franchi), mentre Novartis - che ha ottenuto stamane l'omologazione nell'Unione europea del farmaco Onbrez per la cura della braoncopneumopatia cronica ostruttiva, quale la tosse dei fumatori - ha chiuso con un lieve aumento (+0,09% a 56,20 franchi).
Fra le blue chip svizzere, da segnalare le perdite di Syngenta (-1,40% a 282 franchi), Synthes (-0,37% a 132,90 franchi) e Lonza (-1,12% a 74,80 franchi).
Continua invece il momento positivo per gli assicurativi: Swiss Re guadagna l'1,83% (a 50,10 franchi), Swiss Life lo 0,47% a 127,70 franchi) e Zurich Financial lo 0,81% a 222,90 franchi.