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Giappone: Kan, smantellare Fukushima

(Keystone-ATS) La centrale nucleare di Fukushima sarà smantellata e sulle politiche energetiche del Giappone si imporrà una profonda revisione: il premier giapponese, Naoto Kan, esce allo scoperto nel giorno della visita di “solidarietà e aiuto” del presidente francese, Nicolas Sarkozy, e della radioattività a livelli mai raggiunti in mare e finita pure nella carne di manzo.

Kan rassicura sul futuro del disastrato impianto a circa 220 km a nord di Tokyo, dove i tecnici del gestore Tepco lavorano senza sosta alla stabilizzazione del sistema di raffreddamento.

“Non ci sono altre soluzioni su Fukushima”, ha rilevato il premier, nel resoconto del numero uno del partito Comunista giapponese, Kazuo Shii, al termine del loro faccia a faccia.

“C’è l’obiettivo di rivedere da zero” il piano del 2010, basata sul crescente utilizzo del nucleare per contribuire a combattere l’effetto serra, della costruzione di nuovi impianti che al 2020 sarebbero dovute essere 14, al totale di 68. “Una volta che l’incidente sarà circoscritto, abbiamo bisogno di valutare il sistema in base al quale è lasciata la gestione degli impianti al settore privato”, ha notato il premier, per il quale la “priorità ora è portare” Fukushima in sicurezza.

Altri 20 supertecnici sono in arrivo da Areva, il colosso nucleare francese, per risolvere il nodo dei liquidi radioattivi attraverso un annuncio fatto quasi in contemporanea rispetto alla conferenza stampa di Kan e Sarkozy. “Il mondo ha bisogno dell’energia nucleare, che mantiene tutta la sua validità, al fine di tagliare le emissioni di Co2”, ha ribadito il capo dell’Eliseo, che ha proposto di tenere a maggio un summit G8-G20 sulla sicurezza nucleare. “Nuove norme devono essere messe a punto”, ha spiegato, ipotizzando un ruolo naturale dell’Aiea, l’Agenzia per l’energia atomica dell’Onu.

Lo iodio radioattivo, intanto, ha continuato a crescere nelle acque marine appena fuori dalla centrale, fino a raggiungere 4.385 volte i limiti legali (ieri era a 3.355), ai massimi mai segnati finora, mentre è di oltre 10.000 volte nelle acque sotto il reattore n.1. Per la prima volta, tracce “abnormi” di cesio sono state riscontrate nella carne di manzo, ha fatto sapere il ministero della Sanità.

Una squadra di 140 militari Usa, specializzata nel controllo delle radiazioni, sarà presto in Giappone nell’ambito degli sforzi per risolvere l’emergenza e definire una strategia di contenimento. Tepco, intanto, alle prese con la difficoltà di raccolta dell’acqua tossica intorno a reattori ed edifici delle turbine, ha dovuto sospendere a causa del maltempo i piani sulla dispersione di resina sintetica nella zona vicino ai reattori n.4 e n.6, per evitare la dispersione di polveri.

L’Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare ha ritenuto che “non ci sia necessità immediata di evacuare” gli abitanti del villaggio di Iitate, a 40 km dalla centrale di Fukushima, dove l’Aiea ha segnato radiazioni oltre i limiti di guardia.

“La dose di una persona che è in casa per 16 ore e fuori per otto ore – e che ha continuato un simile stile di vita – sarebbe di circa 25 millisievert, che è circa la metà della soglia che richiede l’evacuazione sulla base di criteri della Commissione nucleare del Giappone”, ha motivato Hidehiko Nishiyama, portavoce dell’Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare, confermando l’orientamento del governo.

L’Agenzia dell’Onu, ha invece invitato le autorità di Tokyo ad affrontare la questione. Il capo di gabinetto, Yukio Edano, da parte sua, si è limitato a osservare che il governo “rafforzerà i controlli sulle radiazioni al suolo”.

Iitate si trova oltre la linea di evacuazione a 20 km dalla centrale, cui si aggiunge un’area di rispetto a 30 km, per il rischio delle perdite radioattive dal disastrato impianto nucleare.

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