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Iraq: attacchi a nord di Baghdad, almeno 6 morti

Questo contenuto è stato pubblicato il 25 dicembre 2009 - 15:31
(Keystone-ATS)

BAGHDAD - Almeno sei persone sono rimaste uccise in una nuova ondata di violenze a nord di Baghdad, mentre si aggrava il bilancio delle vittime della doppia esplosione avvenuta ieri a Hilla, a sud della capitale irachena. Lo riferiscono fonti di polizia.
A Mansuriyah, 80 km a nord di Baghdad, due fratelli del sindaco sunnita della città, Mustafa al Azaui, sono stati rapiti mentre stavano andando al lavoro. I loro cadaveri sono stati ritrovati poco dopo, secondo quanto rivelato dalla polizia della provincia di Diyala.
A Mossul, 350 km a nord della capitale, tre insegnanti reclutati per organizzare il censimento per il 2010 sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco.
A Rabiah, al confine con la Siria, un combattente curdo è stato ucciso e dieci altri feriti dall'esplosione di un'autobomba al passaggio del loro convoglio, riferisce la polizia della provincia di Ninive.
Intanto, secondo un bilancio definitivo fornito da fonti ospedaliere, sono 19 le vittime e 80 i feriti del doppio attentato di ieri a Hilla.

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