Lavoro: crescono gli occupati ma anche i disoccupati in Svizzera
Continua a crescere il numero totale dei lavoratori e dei frontalieri in Svizzera, ma nel contempo sale anche la disoccupazione ILO, in controtendenza rispetto a quanto avviene nell'UE e con tassi che a livello giovanile superano il 10%. Stando ai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST), nel terzo trimestre sul territorio nazionale erano occupate 4,93 milioni di persone, l'1,7% in più dello stesso periodo dell'anno precedente, una progressione dovuta largamente alla crescita della manodopera straniera (+4%).
Nello stesso tempo molti però non hanno più un impiego. Nello spazio di un anno i disoccupati ai sensi dell'Ufficio internazionale del lavoro (ILO) sono aumentati di 12'000 unità, toccando quota 230'000: il tasso è passato dal 4,7% al 4,8%, con punte che raggiungono l'11,0% fra i giovani (+0,6 punti in dodici mesi). A titolo di confronto la disoccupazione "ufficiale" elvetica - quella calcolata dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO) e resa nota a scadenza mensile - ammontava in ottobre al 3,1% (3,3% quella giovanile).
L'evoluzione negativa vissuta in Svizzera è opposta a quella che sta avvenendo nel resto d'Europa: sull'arco di un anno nell'UE il tasso ILO è sceso dall'10,5 al 9,8%, mentre nell'Eurozona la contrazione è stata dall'11,5% all'11,1%. Anche la quota di disoccupazione giovanile risulta in diminuzione - contrariamente a quanto avviene nella Confederazione - sebbene continui a essere molto alta: 21,1% nell'Ue e 22,7% nella zona euro, con una punta del 38,8% per l'Italia.
Solo Spagna e Grecia vi sono più giovani senza lavoro che nella Penisola: ma mentre in questi paesi la quota sta diminuendo, in Italia è aumentata rispetto allo stesso periodo del 2013 (era al 37,3%), sebbene vi sia un calo rispetto al periodo aprile-giugno. In progressione - in controtendenza rispetto al resto del continente - è anche disoccupazione totale italiana, salita all'11,8% (contro l'11,3% del terzo trimestre 2013).
Tornando alla statistica elvetica, cattive notizie arrivano anche dai disoccupati di lunga durata, che ai sensi dell'ILO (un anno o più) sono passati da 67'000 a 82'000, con una quota salita dal 30,9 al 35,8%. La durata mediana di disoccupazione si fa sempre più lunga, passando da 198 a 236 giorni.
Mentre aumentano i senza lavoro, la Svizzera continua a importare manodopera: nel periodo in rassegna gli occupati stranieri sono infatti aumentati su base annua del 3,9%, salendo a 1,49 milioni, mentre la crescita dei lavoratori con passaporto elvetico si è limitata allo 0,7% a 3,43 milioni.
Tutte le principali categorie di manodopera estera presentano netti aumenti: i più numerosi sono i domiciliati (+3,5% a 718'000), seguiti da dimoranti (+6,0% a 396'000) e frontalieri (+4,0% 289'000).
Concentrando l'attenzione sui frontalieri, si nota che il dato non si discosta sostanzialmente da quello rilevato nel primo (+4,1%) e nel secondo (+4,3%) trimestre. Non sono ancora disponibili dati disaggregati cantonali: saranno pubblicati in un secondo tempo.