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Libia: Onu; Gheddafi in lista nera con otto figli

Questo contenuto è stato pubblicato il 26 febbraio 2011 - 19:53 minuti
(Keystone-ATS)

Il progetto di risoluzione sulla Libia del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, di cui l'ANSA ha ottenuto una copia, prevede sanzioni dirette contro il leader, Muammar Gheddafi, otto dei suoi figli, due cugini e undici esponenti del regime di Tripoli, cioè 22 persone in tutto.

Nel documento si impone ai 192 Paesi che fanno parte delle Nazioni Unite di "congelare senza ritardo tutti i fondi, le disponibilità finanziarie e le risorse economiche di (questi) individui". Il testo prevede anche un embargo delle forniture di armi oltre a un riferimento alla Corte Penale Internazionale dell'Aja (Cpi), competente per giudicare i crimini di guerra e contro l'umanità.

A essere colpito dalle sanzioni è anzitutto Gheddafi, identificato come "leader della rivoluzione e comandante supremo della forze armate". Nella lista nera ci sono molti suoi figli, i quali avrebbero avuto - più o meno direttamente - un ruolo od un coinvolgimento nelle decisioni del regime di Tripoli. Gli otto figli sono Hannibal Muammar, Khamis Muammar, Mohammed Muammar, Mutassin, Saadi, Saif al-Arab, Saif al-Islam, oltre che Aisha Gheddafi la quale, fino a qualche giorno fa era addirittura una delle ambasciatrici di buona volontà dell'Onu.

La risoluzione menziona anche due cugini di Gheddafi: Ahmed Mohammed Ghedaf al-Daf, responsabile di "operazioni contro i dissidenti libici all'estero e coinvolto direttamente in attività terroristiche", e Sayyid Mohammed Ghedaf al-Daf, "coinvolto in una campagna di assassinii di dissidenti e probabilmente responsabile di una serie di uccisioni in Europa".

Il blocco finanziario colpisce infine anche il capo delle forze armate, colonnello Masud Abdulhafiz, il ministro della difesa, generale Abu Bakr Yunis, il capo dell'antiterrorismo, Abdussalam Mohammed Abdussalam, gli alti funzionari per l'intelligence Abu Shaariya, Ashkal Al-Barrani e Abdullah (al-Megrahi) Al-Senussi, oltre ai responsabili dei Comitati rivoluzionari Omar Ashkal, Abdulqader Mohammed Al-Baghdadi, Matuq Mohammed Matuq.

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