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Usa: arresti a confine Messico mai così alti da 1986

La crisi dei migranti negli Stati Uniti si è ulteriormente aggravata sotto la guida di Joe Biden (foto d'archivio) KEYSTONE/AP/Julio Cortez sda-ats

(Keystone-ATS) L’amministrazione di Joe Biden non riesce ad arginare la crisi migranti: gli arresti al confine tra Stati Uniti e Messico hanno raggiunto i livelli più alti dal 1986, con oltre 1,7 milioni di clandestini detenuti nell’anno fiscale 2021 (conclusosi a settembre).

Secondo dati non pubblicati della U.S. Customs and Border Protection e ottenuti dal Washington Post, il maggior numero di migranti illegali alla frontiera arriva dal Messico, oltre 608.000 persone, e questo mette l’amministrazione Usa in una posizione imbarazzante perchè fa sempre più affidamento sul vicino meridionale – come sottolinea il Wp – per bloccare i gruppi di carovane diretti a nord.

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Seguono poi i clandestini in arrivo dall’Honduras (309.000), dal Guatemala (279.000) e da El Salvador (96.000). Gli attraversamenti illegali al confine hanno iniziato ad aumentare lo scorso anno, ma hanno subito un’impennata nei mesi successivi all’insediamento di Biden alla Casa Bianca. Il 46esimo presidente statunitense ha fatto della promessa di cancellare la tolleranza zero del suo predecessore Donald Trump uno dei punti di forza della sua campagna elettorale, rischiando però l’effetto boomerang.

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