Usa: Wikileaks rivela, Nsa spiava Chirac, Sarkozy e Hollande
(Keystone-ATS) Gli ultimi tre presidenti francesi, insieme a diversi ministri, deputati e diplomatici, sono stati spiati dall’agenzia per la sicurezza nazionale americana (Nsa): lo sostiene il quotidiano francese Libération, citando documenti “Top Secret” diffusi da Wikileaks.
Secondo questi dati, dal 2006 al maggio 2012 il grande “orecchio” americano ha spiato Jacques Chirac, Nicolas Sarkozy e l’attuale presidente François Hollande, all’epoca appena insediatosi all’Eliseo.
Quindi dopo aver spiato la cancelliera tedesca Angela Merkel, da quando era solo leader della Cdu, nel 2000, si conferma ora che la Nsa non ha avuto alcun riguardo nell’intercettare i presidenti francesi. Uno sviluppo dell'”Nsagate” che conferma ulteriormente il sospetto che nessun leader o capo di Stato, tranne forse quelli della rete anglossassone di spionaggio Echelon (oltre agli Usa, Canada, Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda) sia rimasto immune al grande fratello americano.
Tra i particolari emersi dai dati pubblicati da Libération e dal sito investigativo Mediapart l’iniziativa di Sarkozy di far partire nel giugno 2011 negoziati di pace israelo-palestinesi – come sta facendo proprio ora l’attuale ministro degli esteri, Laurent Fabius – senza coinvolgere gli Usa – ed il concreto timore di Hollande di un’uscita dall’Eurozona della Grecia già a maggio del 2012. Nei file rivelati ci sono i numeri di cellulare di molti ministri e funzionari francesi, incluso quello del presidente Hollande.
Gli Usa hanno smentito di spiare al momento Hollande e di volerlo fare in futuro, ma non hanno precisato se l’hanno fatto in passato: “non prendiamo e non prenderemo di mira le comunicazioni del presidente Hollande”, ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Ned Price senza però esprimersi su quanto sia avvenuto in passato.
Intanto Hollande ha convocato per le 09.00 il Consiglio di difesa, “per valutare – spiega una fonte – la natura delle informazioni pubblicate dalla stampa e trarre le conclusioni pratiche”.