
USS prepara iniziativa per versamenti da BNS ad AVS

(Keystone-ATS) L’Unione sindacale svizzera (USS) sta preparando un’iniziativa per destinare una parte degli utili della Banca nazionale svizzera (BNS) all’AVS. L’idea è sostenuta dal PS, dai Verdi e da esponenti dell’UDC, afferma il presidente dell’USS Pierre-Yves Maillard.
“La BNS deve ridistribuire i suoi profitti. È un principio ancorato nella Costituzione”, afferma il consigliere nazionale Maillard (PS/VD) in un’intervista ai domenicali Sonntagszeitung e Le Matin Dimanche.
Il testo dell’iniziativa si ispira a una mozione del consigliere nazionale Alfred Heer (UDC/ZH), accettata dal Consiglio nazionale ma respinta dal Consiglio degli Stati durante i dibattiti sulla riforma dell’assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS).
“Insieme all’UDC e ai Verdi, abbiamo dimostrato in giugno in Consiglio nazionale che è legittimo utilizzare una parte degli utili della BNS per l’AVS”, afferma il presidente dell’USS. “Al consiglio degli Stati siamo stati bloccati dall’Alleanza del Centro e dal PLR, che rappresentano solo il 27% della popolazione. Questo non va bene”.
Secondo una stima di Maillard citata dai giornali, l’iniziativa dovrebbe portare all’AVS “una media sostenibile di 2-4 miliardi di franchi” all’anno, “che si aggiungerebbero ai 4 miliardi versati ai cantoni e ai 2 miliardi alla Confederazione”.
Per salvare l’AVS, Maillard chiede anche di far capo ai profitti che la BNS ha ottenuto dagli interessi negativi, pari a più di 10 miliardi di franchi.
“Un’aggiunta gradita”
Il socialista vodese non teme che questo finanziamento sia messo in pericolo dalle fluttuazioni dei profitti e delle perdite della banca centrale. “I cantoni – afferma il sindacalista – ricevono 4 miliardi dalla BNS quando tutto va bene. Non diciamo loro: ‘È meglio che non riceviate nulla perché la distribuzione è fluttuante’. Lo stesso deve valere con l’AVS”.
Il finanziamento dell’AVS non si baserà solo sul contributo della BNS. “Ma sarà un’aggiunta gradita”, sottolinea ancora Maillard. Secondo Le Matin Dimanche, il comitato direttivo dell’USS dovrebbe finalizzare il testo a gennaio. L’iniziativa sarà lanciata al congresso dell’11 febbraio 2022.
UDC: “non faremo causa comune”
Sulle pagine del SonntagsBlick, anche Alfred Heer ha dichiarato di voler lanciare un’iniziativa sullo stesso argomento. Il consigliere nazionale UDC e presidente della Lega dei contribuenti (Bund der Steuerzahler, BDS) ha tuttavia precisato a Keystone-ATS che “non faremo causa comune”, ci saranno quindi due iniziative distinte.
A differenza della sinistra, l’iniziativa dell’UDC mira solo a prelevare i profitti degli interessi negativi pagati alla BNS. Secondo Heer, il testo non avrà alcuna possibilità di successo davanti al popolo se sarà toccata la distribuzione degli utili della BNS ai cantoni. L’iniziativa del Bund der Steuerzahler permetterebbe invece ai cantoni di rimanere indipendenti.
Mercoledì scorso, le Camere federali hanno adottato la riforma AVS21, che prevede un pacchetto di misure, tra cui il pensionamento delle donne a 65 anni. La sinistra ha già annunciato un referendum.