Verdi liberali, obiettivo 10% dei voti nelle elezioni 2023
(Keystone-ATS) Superare il 10% dei voti alle elezioni federali del 2023: è l’obiettivo che si è posto il Partito dei verdi liberali (PVL) nell’assemblea dei delegati svoltasi oggi in modalità telematica.
La formazione politica nata nel 2004 vuole anche aumentare il numero di consiglieri nazionali (oggi 16) e tornare al Consiglio degli Stati (dove era presente fra il 2011 e il 2015). Nelle elezioni del 2019 il PVL aveva ottenuto il 7,8% dei voti.
“Si tratta di obiettivi ambiziosi”, si legge in un comunicato diffuso al termine dei lavori. Il partito vuole “prendere il timone, mettersi al lavoro e condurre la Svizzera fuori da una politica di blocchi, verso un futuro in cui si agisca”. Il PVL punta quindi a essere rappresentato in Consiglio federale: è lì che si deve cambiare rotta per dare forma alla Confederazione di domani, sostiene il movimento guidato da Jürg Grossen.
Nel suo discorso Grossen ha auspicato investimenti in grande stile nei sistemi di accumulazione di energia, in modo da rendere possibile l’approvvigionamento da fonti rinnovabili. Il consigliere nazionale bernese ha anche espresso critiche ai partiti definiti conservatori, rei a suo avviso di aver ritardato l’espansione delle fonti energetiche pulite, e al Consiglio federale, che non è riuscito a negoziare un accordo sull’elettricità con l’Ue. Per Grossen la situazione attuale, caratterizzata dalla minaccia di una penuria energetica, è quindi frutto di errori interni.
Il 53enne ha esortato la Svizzera a concentrarsi ora sul solare, sull’idroelettrico e sull’eolico, migliorando nel contempo le capacità di stoccaggio. In questo modo il paese potrebbe diventare un faro globale per la sostenibilità. Si creerebbero inoltre posti di lavoro e ricchezza.