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L’ASNI contro i bilaterali bis

Pirmin Schwander (a destra) succede a Christoph Blocher alla testa dell'ASNI Keystone

Riuniti a Berna, i delegati dell'Azione per una Svizzera neutrale e indipendente hanno ribadito la loro opposizione all'accordo di Schengen.

L’accordo, che fa parte degli accordi bilaterali bis tra Svizzera e Unione Europea, è stato definito «attacco all’indipendenza e alla sovranità» del paese.

L’Azione per una Svizzera neutrale e indipendente (ASNI) lancerà il referendum contro i bilaterali bis. Riuniti sabato a Berna in assemblea generale alla presenza del consigliere federale Christoph Blocher, un migliaio di membri e simpatizzanti dell’associazione hanno approvato una risoluzione contro l’accordo di Schengen (sicurezza interna), che « costituisca un attacco alla sovranità e indipendenza della Svizzera».

I delegati si sono espressi in modo unanime, e hanno ribadito la decisione di base di lottare contro gli accordi bilaterali bis con un referendum, che era già stata presa l’anno scorso.

«Contratto coloniale»

Il «contratto coloniale di Schengen» obbliga la Svizzera ad adottare il diritto dell’Unione europea e apre la via per un’adesione all’UE dalla porta posteriore, ha affermato il consigliere nazionale zurighese UDC, nonché responsabile dell’ASNI, Christoph Mörgeli.

«Schengen» facilita l’immigrazione illegale, ha aggiunto Mörgeli di fronte ai circa mille delegati, precisando che grazie all’accordo i «criminali, i trafficanti di armi, le persone che abusano del diritto d’asilo» avranno la strada spianata verso la Svizzera.

Il presidente ad interim e deputato UDC, Pirmin Schwander, ha spiegato dal canto suo che «non ci facciamo ricattare a causa di un paio di colonne d’auto alla frontiera fra Svizzera e Germania».

Campagna contro i bilaterali bis

Nei prossimi mesi, i 44 000 membri dell’ASNI parteciperanno a una vasta campagna per il referendum contro i bilaterali bis, con bancarelle, conferenze e annunci sulla stampa.

Lo scorso settembre, l’associazione ha d’altro canto indetto dei corsi per la redazione di lettere dei lettori, ponendo così le basi per una campagna nelle tribune dei lettori sui giornali.

Commiato di Christoph Blocher

L’assemblea dell’ASNI è stata anche l’occasione per salutare Christoph Blocher, che lascia i vertici dell’associazione dopo 19 anni. Il consigliere federale è stato molto applaudito.

La presidenza sarà assunta da Schwander, finora vicepresidente. Il 43enne era diventato presidente ad interim quando Blocher era stato eletto in governo. Schwander, che di mestiere è imprenditore, è presidente della sezione svittese dell’UDC.

Nonostante l’addio, Blocher ha assicurato dal canto suo che rimarrà fedele agli ideali dell’ASNI. La sovranità, l’indipendenza e la neutralità avranno presto di nuovo molta importanza in governo.

Come piccolo paese, la Svizzera fa bene a non immischiarsi negli affari politici del mondo, a non criticare gli stati e a non prendere posizione, ha spiegato Blocher.

«L’intelligenza dei piccoli» impone alla Confederazione di rimanere neutrale in un momento di «guerra mondiale», ha concluso il ministro UDC.

swissinfo e agenzie

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