Nuove regole contro il riciclaggio
La Svizzera è tra i primi della classe nella lotta al riciclaggio. Ma dovrà comunque rafforzare i suoi dispositivi e modificare la legislazione.
Approvate le nuove raccomandazioni del Gruppo d’azione finanziaria sul riciclaggio di capitali (GAFI).
La Svizzera lava più bianco? Qualche anno fa la fama della Confederazione in materia di riciclaggio di denaro sporco non era certo delle migliori. Ma da allora sono stati fatti notevoli passi avanti. L’ultimo in ordine di tempo è il sì ai nuovi standard internazionali contro la criminalità finanziaria.
Berna ha infatti approvato, assieme ad altri paesi, le rivedute e più incisive raccomandazioni del GAFI – il Gruppo di azione finanziaria internazionale sul riciclaggio di capitali – frutto di oltre due anni di negoziati.
Leggi da modificare
Secondo il Dipartimento federale delle finanze, la legislazione elvetica è già in larga misura compatibile con le 40 norme del GAFI: parecchie delle nuove regole discendono infatti dalle leggi svizzere, segnatamente per quanto concerne l’identificazione del cliente e del beneficiario economico, ma anche riguardo agli obblighi di diligenza nei confronti delle «persone politicamente esposte».
Tuttavia i nuovi standard imporranno anche qualche modifica, ha dichiarato Giovanni Colombo, capo della delegazione svizzera al GAFI. Già a partire dal 2004-2005 l’associazione provvederà ad una valutazione dei suoi membri in base ai nuovi criteri.
Non lavano solo i banchieri, ma anche gli avvocati e i casinò
La revisione delle norme GAFI ha portato ad un ampliamento del campo di applicazione delle norme anti-riciclaggio. Il quadro giuridico elvetico dovrà così essere modificato in modo da includere il numero – limitato – di crimini che il diritto penale svizzero non considera come reati preliminari, quali la tratta di esseri umani, la contraffazione di prodotti, le operazioni insider, la manipolazione dei corsi e il contrabbando.
Gli obblighi di diligenza e l’obbligo di dichiarare i casi di sospetto riciclaggio sono stati estesi a operatori non finanziari come gli avvocati, i notai, i contabili, le case da gioco, i commercianti di pietre e metalli preziosi e gli agenti immobiliari. In Svizzera queste attività sono già sottoposte alla legge sul riciclaggio, ad eccezione degli agenti immobiliari e dei commercianti di pietre preziose.
Obiettivo trasparenza
Le nuove raccomandazioni del GAFI chiedono piena trasparenza sulle società che emettono titoli al portatore e sugli amministratori che gestiscono fondi provenienti da trust: mirano inoltre a migliorare l’assistenza amministrativa e giudiziaria.
Le 40 raccomandazioni costituiscono uno standard riconosciuto a livello internazionale. La Svizzera, afferma il Dipartimento delle finanze, ha partecipato attivamente ai lavori di revisione e considera che il risultato ottenuto costituisca «un buon compromesso».
swissinfo e agenzie
Il GAFI, fondato a Parigi nel 1989, è il più importante organo di collaborazione internazionale contro il riciclaggio di denaro: la Svizzera vi partecipa sin dalla fondazione.
La missione principale del GAFI è di scoprire i metodi criminali usati dai riciclatori e di mettere a punto contromisure efficaci.
Sulla lista nera dei paesi giudicati poco attivi nella lotta al riciclaggio di denaro sporco si trovano le Isole Cook, l’Egitto, il Guatemala, l’Indonesia, il Myanmar (Birmania), la Nigeria, le Filippine e l’Ucraina.
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