Sequestrati yacht di svizzeri fermi da oltre un anno in Liguria
Una ventina di svizzeri, che hanno lasciato i loro yacht ormeggiati per oltre un anno in alcuni porticcioli liguri, sono stati denunciati per contrabbando e le imbarcazioni sono state sequestrate. Il tutto per una vecchia e desueta legge doganale.
A denunciarli è stata la guardia di finanza, sulla base di una norma da tempo inapplicata. Secondo il testo unico delle leggi doganali, infatti, un’imbarcazione immatricolata fuori dall’Unione europea, dopo un anno di permanenza in un porto italiano, deve pagare il dazio doganale, come se fosse stata importata. Se l’armatore non versa l’imposta commette reato di contrabbando.
La guardia di finanza di Genova ha scoperto che numerosi yacht, ormeggiati da anni nei porticcioli della regione, non avevano mai pagato il dazio, pur essendo immatricolati in Svizzera o in altri Paesi extra comunitari.
Da qui sono scattati il sequestro dei vari natanti e la denuncia per contrabbando degli armatori. Nella sola Lavagna (in provincia di Genova) i finanzieri hanno posto i sigilli a sette yacht.
L’operazione è ancora in corso e sono previsti altri sequestri. I proprietari hanno dichiarato alla Finanza di non conoscere la norma in questione ed hanno fatto ricorso al tribunale del riesame per il dissequestro. «Dopo questo fatto – hanno annunciato in molti – porteremo via le nostre barche dall’Italia».
swissinfo e agenzie
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