Prospettive svizzere in 10 lingue

Solo chi perpetua la democrazia svizzera va naturalizzato

Il presidente UDC, Ueli Maurer (al centro) spiega alla stampa quali sono i criteri per la naturalizzazione degli stranieri Keystone

Inoltre, gli stranieri che aspirano alla nazionalità svizzera devono saper parlare e scrivere una lingua nazionale, non avere precedenti penali e garantire il proprio sostentamento. Lo hanno dichiarato i vertici dell'Unione democratica di centro (UDC), lunedì a Berna, nel presentare la loro posizione sulla politica migratoria del governo.

Negli ultimi anni, il numero di naturalizzazioni è aumentato molto. Secondo Ueli Maurer, presidente dell’UDC, le autorità stanno tentando in questo modo di correggere verso il basso la forte proporzione (20 percento) di stranieri che vivono in Svizzera. Si sta cercando – ha detto – di «dissimulare gli errori della politica migratoria con quella della naturalizzazione».

Secondo Maurer, la revisione della legge è necessaria ma le proposte del Consiglio federale «stanno andando nella direzione sbagliata». Occorre una regolamentazione razionale e una semplificazione delle procedure amministrative, ha affermato da parte sua il consigliere nazionale Caspar Baader (BL). Se il progetto di naturalizzazione – il cui messaggio per il Parlamento dovrebbe essere pronto entro l’anno – non prenderà in considerazione tali richieste, l’UDC non escluderà di rimandarlo al mittente, né di far ricorso al referendum.

Per combattere i tentativi di ottenere la nazionalità svizzera con un matrimonio di comodo, l’UDC propone di aumentare da tre a cinque gli anni di residenza del congiunto, prima di inoltrare richiesta. Il partito di Christoph Blocher intende anche reintrodurre lo studio a tutti i livelli (federale, cantonale, comunale) delle domande dei congiunti. «Essere sposato a uno svizzero non è una garanzia di integrazione», ha aggiunto Baader.

Solo gli stranieri pronti a «perpetuare la democrazia svizzera» devono essere naturalizzati, ha continuato Baader. Se si conosce bene una lingua nazionale si può meglio capire la posta in palio di una votazione ed essere maggiormente coscienti dei propri doveri civici, ha spiegato Aliki Panayides, vicesegretaria generale del partito. Le facilitazioni accordate agli stranieri di seconda e terza generazione che desiderano diventare svizzeri devono essere unicamente amministrative e la revisione del diritto attuale deve mirare a limitare gli abusi. La naturalizzazione non deve soffrire di alcun automatismo. Secondo l’UDC, l’applicazione di uno «jus soli» non è applicabile in Svizzera.

L’UDC non vuol sentir parlare nemmeno di doppia cittadinanza, introdotta in Svizzera nel 1992, perché genera «conflitti di lealtà» e non comporta un aumento sensibile delle naturalizzazioni. Non vuole inoltre che sia concesso il passaporto rossocrociato a persone prive di un permesso di soggiorno di lunga durata.

Il partito rifiuta infine di creare nuove possibilità di ricorso contro una decisione negativa. Le procedure attuali sono ampiamente sufficienti, sostengono i vertici del partito. Cantoni e comuni devono inoltre conservare la competenza di riconoscere un diritto alla naturalizzazione o di rifiutarlo.

swissinfo e agenzie

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