Prospettive svizzere in 10 lingue

Afghanistan: capo polizia ammette violazioni diritti umani

Un soldato afghano KEYSTONE/EPA/GHULAMULLAH HABIBI sda-ats

(Keystone-ATS) Il generale Abdul Raziq, capo della polizia della provincia meridionale afghana di Kandahar, ha ammesso il suo coinvolgimento in uccisioni extragiudiziarie, spiegando che “durante una guerra non si distribuiscono caramelle”.

Al riguardo il quotidiano pachistano The Frontier Post ha ricordato che già diversi mesi fa numerose organizzazioni di difesa dei diritti umani, compreso il Comitato dell’Onu contro la tortura, hanno denunciato che la polizia di Kandahar era responsabile della sparizione forzata di persone, di arresti arbitrari di massa e uccisioni extra-giudiziarie, avvenuti durante operazioni contro l’insorgenza.

Lo stesso Comitato dell’Onu aveva sottolineato di “essere particolarmente preoccupato per le numerose credibili accuse indicanti che il generale Abdul Raziq era sospettato di complicità, se non addirittura di coinvolgimento diretto, in severi abusi dei diritti umani”.

Conversando con i giornalisti ieri a Kandahar City, l’alto ufficiale ha sottolineato che “noi qui uccidiamo i talebani, perché nessuno distribuisce caramelle in una guerra”. E ha aggiunto: “Un soldato può portare con sé un Kalashnikov e quattro caricatori, non un tribunale o qualsiasi altro organo giudiziario”.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR