Analisi Afp, ‘a novembre più attacchi russi con droni e missili’
La Russia ha intensificato i suoi attacchi con droni e missili contro l'Ucraina per tutto il mese di novembre, mentre la Casa Bianca spingeva Kiev ad accettare un accordo di pace ritenuto favorevole al Cremlino. Lo riferisce un'analisi dell'Afp pubblicata oggi.
(Keystone-ATS) Il mese scorso, Mosca ha lanciato un totale di 5’660 missili e droni a lungo raggio contro l’Ucraina, secondo i rapporti giornalieri pubblicati dall’aeronautica militare di Kiev, con un aumento del 2% rispetto al mese precedente. Gli attacchi russi hanno causato blackout per decine di migliaia di persone, con Mosca che ha preso di mira la rete elettrica ucraina per il quarto inverno consecutivo, in quella che Kiev e i suoi alleati definiscono una strategia deliberata per logorare la popolazione civile. L’aeronautica militare ucraina ha dichiarato che la Russia ha lanciato 5’445 droni a lungo raggio e 215 missili, con un aumento del 3% nei droni, ma una diminuzione del 2% nei lanci di missili.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato questa settimana che l’intensificazione degli attacchi russi e dei droni contro il suo Paese faceva parte di uno sforzo per “spezzare” la volontà degli ucraini di resistere a Mosca. “Stiamo assistendo a un aumento degli attacchi missilistici e dei droni. Si tratta di una forte pressione, non solo psicologica ma anche fisica, sulla nostra popolazione, semplicemente per piegare gli ucraini”, ha dichiarato Zelensky in una conferenza stampa congiunta con il presidente francese Emmanuel Macron.
La Russia lancia quotidianamente droni contro le città e i siti energetici ucraini. Kiev ha reagito con attacchi contro depositi e raffinerie di petrolio russi, cercando di interrompere le esportazioni energetiche vitali di Mosca e innescare carenze di carburante in tutto il Paese.