
Assemblea Verdi: “sì” a legge epizoozie
(Keystone-ATS) L’assemblea dei delegati dei Verdi, con 73 voti contro 50 e 9 astensioni, ha deciso oggi di raccomandare il “sì” alla modifica della Legge sulle epizoozie (LFE), in votazione il prossimo 25 novembre.
Gli ecologisti, riuniti a Berna, hanno pure invitato il popolo a sostenere la revisione della Legge sulla pianificazione del territorio (LPT), in agenda il prossimo 3 marzo, e deciso, pur senza sborsare un franco, di sostenere l’iniziativa “per l’efficienza elettrica”.
Nella vivace discussione che ha preceduto il voto sulla LFE sono state più frequenti le voci dei contrari. Questi hanno sostenuto che la nuova norma non si occupa per nulla della detenzione di massa degli animali, che costituisce il reale problema da affrontare. A loro avviso, inoltre, la revisione costituisce un passo in direzione dell’obbligo di vaccinazione e un sostegno all’industria farmaceutica.
La maggioranza dei delegati ha però seguito l’argomentazione dei vertici del partito, che con 17 voti contro 6 aveva deciso di sostenere la modifica di legge.
La direzione del Partito ecologista condivide le critiche di organizzazioni come Bio Suisse e l’associazione dei piccoli contadini soprattutto in merito all’uguaglianza di trattamento degli allevatori, ha detto la copresidente degli ecologisti e consigliera nazionale Adèle Thorens (VD). Le giustificate rivendicazioni di queste due organizzazioni vanno però soddisfatte in altro modo e non con un “no” alla LFE.
La direzione sostiene poi che in materia del molto discusso obbligo di vaccinazione nulla cambierà rispetto alla situazione attuale. Inoltre la rivista LFE prevede alcuni miglioramenti.
Con un solo voto contrario i delegati hanno anche espresso il loro sostegno all’iniziativa popolare “Per un approvvigionamento elettrico sicuro ed economico (Iniziativa per l’efficienza elettrica)”, lanciata in agosto. Il Partito ecologista parteciperà alla raccolta delle firme e darà anche sostegno ideologico, ma non apporterà alcun aiuto finanziario.
L’iniziativa mira a mantenere il consumo elettrico al livello del 2011, ossia a 58,6 miliardi di chilowattora (kWh). La proposta gode dell’appoggio di parlamentari federali di UDC, PS, PPD, PLR, Verdi, Verdi liberali, PBD ed evangelici. Nel comitato d’iniziativa figurano anche esponenti dell’organizzazione economica swisscleantech, associazioni di consumatori, Greenpeace, imprenditori, scienziati e organizzazioni energetiche e ambientaliste.
Senza discussione e all’unanimità i delegati hanno pure deciso di sostenere la revisione della LPT, sottoposta al voto popolare il prossimo 3 marzo. L’assemblea ha anche accolto a pieno titolo la sezione cantonale svittese dei Verdi, che finora godeva di uno statuto di osservatore.
Il partito nazionale sosterrà il referendum lanciato dai “propri” giovani contro la revisione della Legge sull’asilo (LAsi) e conta di raccogliere oltre 10’000 firme. Lo ha reso noto la direzione. Su questo aspetto i delegati non dovevano decidere nulla.
Aprendo l’assemblea, la Thorens ha manifestato il proprio ottimismo per il futuro del partito. “Gli anni che arriveranno metteranno in primo piano temi a noi cari e sui quali abbiamo grande esperienza”, ha detto la consigliera nazionale, citando come esempio “l’ecologizzazione” dell’economia.
D’altro canto, l’anno prossimo Maya Graf (BL) sarà la prima ecologista della storia a diventare presidente del Consiglio nazionale. “È un’eccellente occasione per lanciare una campagna di reclutamento di nuovi membri”, ha sottolineato la Thorens.
Le sconfitte elettorali degli ultimi tempi non sono una catastrofe, ha continuato la copresidente. I Verdi si trovano in una “nuova era della concorrenza”. Il partito deve provare di essere “il migliore nel nostro settore”.