Assura corre in aiuto di Supra
Per uscire dai suoi problemi finanziari, la cassa malattia Supra potrà contare sull'aiuto della concorrente Assura. L'annuncio giovedì.
Le due assicurazioni vodesi cercheranno di creare delle sinergie e tenteranno di riassestare la situazione entro tre anni.
Assura e Supra collaboreranno soprattutto nel settore amministrativo e informatico. “Cercheremo di trovare soluzioni comuni in diversi ambiti in cui è necessaria una gestione più efficiente”, ha spiegato Jean-Paul Diserens, direttore dell’Assura, confermando un’informazione della radio romanda e del quotidiano «Le Temps».
Supra è «una nave che non affonda, ma che imbarca acqua», ha aggiunto Diserens. Il direttore dell’Assura crede che la sua società disponga di un’esperienza utile alla cassa malattia in difficoltà.
La collaborazione sarà sviluppata nei settori specifici della gestione delle prestazioni, dei rimborsi e del recupero delle somme in contenzioso. «All’occorrenza e in modo meticoloso metteremo a disposizione il nostro personale contro remunerazione», ha indicato Diserens.
Salvare l’identità romanda
Assura è corsa in aiuto alla Supra anzitutto per evitare il rilevamento della sua concorrente ad opera di un gruppo svizzero-tedesco. «Vogliamo così contribuire al mantenimento di una società romanda, in un settore fortemente dominato dalla Svizzera tedesca», aggiunge Diserens.
La collaborazione fra le due casse malattia dipende tuttavia dal nullaosta dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS). «Per evitare qualsiasi confusione, i due membri della direzione di Assura che si sono trasferiti presso la Supra si sono dimessi». Queste due persone permetteranno anche di verificare la situazione finanziaria della cassa in difficoltà.
Manovra d’emergenza
La Supra ha annunciato lunedì di essere costretta ad aumentare i premi del 10-15% a partire dal 1. luglio, a causa di un disavanzo di 70 milioni di franchi nel 2001 e di un aumento dei costi nel 2002.
Il rialzo, preso con l’accordo dell’UFAS, interessa circa 160’000 assicurati. Alla dal primo gennaio, la cassa aveva subito un’emorragia di circa 40 000 affiliati.
swissinfo e agenzie
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