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Axpo: performance in calo per esercizio 2024/25

Keystone-SDA

Axpo registra una performance in calo al termine dell'esercizio 2024/25. Il gruppo energetico argoviese ha registrato una forte flessione della redditività, con un utile netto sceso del 42% rispetto all'anno precedente a 879 milioni di franchi.

(Keystone-ATS) Agli azionisti viene comunque offerto un dividendo complessivo di 200 milioni di franchi.

Nell’esercizio conclusosi a fine settembre, l’utile operativo Ebit è sceso a 1,19 miliardi di franchi, il 32% rispetto all’esercizio di un anno prima, ha comunicato oggi Axpo. Il gruppo energetico, di proprietà di diversi cantoni della Svizzera centrale e orientale, ha attribuito il calo della redditività a effetti straordinari, in particolare alla performance del fondo per lo smantellamento e la bonifica delle centrali nucleari (Stenfo).

Al netto degli effetti straordinari, l’Ebit si è attestato a 1,26 miliardi di franchi, contro 1,85 miliardi dodici mesi prima, una diminuzione conforme alle attese del gruppo alla luce dei risultati “eccezionali” dei due esercizi precedenti.

Axpo, che considera il risultato buono, nota che tutte le divisioni vi hanno contribuito, con le operazioni internazionali di trading e quelle rivolte alla clientela che hanno fornito il contributo maggiore. I ricavi totali si sono attestati a 7,39 miliardi di franchi, in calo del 3,1%.

Produzione in diminuzione

La produzione elettrica è diminuita di circa il 10%, attestandosi a 32,4 terawattora. Tale riduzione è principalmente dovuta a interruzioni programmate e impreviste nelle centrali nucleari di Beznau, nel cantone di Argovia, e Gösgen, nel cantone di Soletta, come anche a una riduzione della produzione idroelettrica a causa delle condizioni meteorologiche. Axpo ha fornito circa il 40% dell’elettricità consumata in Svizzera.

Nonostante il netto calo della performance, il consiglio di amministrazione propone comunque agli azionisti il versamento di un dividendo ordinario di 100 milioni di franchi e di un dividendo straordinario aggiuntivo di 100 milioni.

Riguardo alle prospettive, Axpo si dice “convinta di poter affrontare le sfide future, anche in un contesto che rimane difficile, e di poter cogliere le opportunità di crescita che si presentano, in particolare a livello internazionale”. Per quanto riguarda i risultati, i prezzi garantiti dell’elettricità dovrebbero raggiungere il loro livello massimo nel corso dell’esercizio 2025/26.

Allo stesso tempo, il ritardo già noto nell’avvio della centrale nucleare di Gösgen, che dovrebbe protrarsi fino a febbraio dell’anno prossimo, dovrebbe tuttavia pesare sui risultati. La centrale nucleare è scollegata dalla rete dal 24 maggio.

Nel rapporto di gestione è stato inoltre indicato lo stipendio annuale del Ceo di Axpo: Christoph Brand per l’esercizio 2024-2025, conclusosi come detto a fine settembre, ha incassato 1,65 milioni di franchi. Nel 2023/2024 la sua retribuzione passata a 1,8 milioni rispetto agli 1,1 milioni dell’anno precedente aveva suscitato un polverone nella Svizzera tedesca considerato il contesto che ha visto consumatori e aziende confrontati con sensibili aumenti tariffari negli ultimi anni. Il dirigente aveva poi ammesso di aver “sottovalutato la sensibilità politica nei confronti degli alti compensi”.

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