Baselworld: numerosi sospetti di violazione CCL
(Keystone-ATS) In occasione del montaggio e smontaggio in aprile e maggio dei padiglioni della fiera orologiera Baselworld sono sorti numerosi sospetti di violazione del contratto collettivo di lavoro del settore della falegnameria da parte di aziende estere. Per fare chiarezza occorre attendere fino alla conclusione degli accertamenti che dovrebbero terminare in autunno.
Il CCL della falegnameria è applicato anche al personale che si occupa del montaggio degli stand. La commissione basilese di sorveglianza incaricata di ispezionare i cantieri ha effettuato 377 controlli presso 74 aziende straniere con lavoratori distaccati e 303 indipendenti. In 308 casi su 377 è necessario compiere ulteriori accertamenti, hanno indicato oggi i responsabili della fiera, l’Ufficio cantonale dell’economia e del lavoro e i partner sociali.
Dal canto suo l’Ufficio cantonale dell’economia e del lavoro ha eseguito 730 controlli tra il personale straniero e i loro datori di lavoro. Non ha riscontrato violazioni della legge sugli stranieri né di quella sul lavoro, ma ha inflitto sanzioni per numerose lacune nell’obbligo di dichiarazione.
Quasi 3900 stranieri hanno partecipato quest’anno ai lavori di montaggio e smontaggio degli stand di Baselworld, di cui 1403 dichiarati come indipendenti e gli altri occupati da 470 imprese. Non sono a disposizione dati su imprese e lavoratori svizzeri.