Borsa svizzera: dà un colpo di freno, ma è sempre in rialzo

(Keystone-ATS) La borsa svizzera si mantiene al rialzo, pur arretrando dai massimi di seduta: alle 15.20 l’indice dei valori guida SMI segnava 9172,37 punti, in progressione dello 0,69% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI guadagnava lo 0,54% a 9320,82 punti.

Una volta ancora la piazza elvetica appare particolarmente sensibile al mercato delle divise: dopo aver beneficiato di una buona mattinata sulla scia del rafforzamento del dollaro è subentrata una fase meno dinamica, complice proprio un certo rallentamento della valuta americana.

In una giornata povera di impulsi continuano a trainare il listino Novartis (+1,05%) – che rimbalza dopo le perdite della settimana scorsa – e Roche (+1,02%), mentre meno ispirato appare il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+0,20%).

Nel comparto bancario Credit Suisse (-1,23%) – penalizzata dalle incertezze relative alla fase di transizione ai vertici, con il passaggio di consegne dal CEO Brady Dougan a Tidjane Thiam – arranca dietro a UBS (+0,62%), che è favorita da un giudizio di Barclays, e Julius Bär (+0,06%). Fermi al palo sono gli assicurativi Swiss Re (-0,12%) e Zurich (+0,03%).

Bene orientati si presentano i valori maggiormente dipendenti dalla congiuntura quali ABB (+1,13%), Adecco (+0,07%), Geberit (+0,21%) e Holcim (+0,54%). In evidenza nel segmento del lusso rimane Swatch (+3,22%), più tonica di Richemont (+0,78%) grazie a una raccomandazione di Credit Suisse. Swisscom (-0,91%) soffre per contro di un cambiamento di obiettivo di corso da parte di Barclays.

Nel mercato allargato occhi puntati una volta ancora su Sika (+1,54%), dopo che la fondazione Bill Gates ha impugnato la clausola di opting out nell’ambito dell’acquisizione da parte di St. Gobain. Acquisti sono segnalati su Meyer Burger (+4,69%), con gli investitori che sperano in un aumento dei prezzi del solare durante il secondo semestre. Vontobel (+3,33%) approfitta di una valutazione di Citigroup.