Borsa svizzera: vira in negativo
(Keystone-ATS) Dopo una mattinata poco mossa la borsa svizzera nel pomeriggio si è orientata decisamente al ribasso: alle 15.15 l’indice dei valori guida SMI segnava 8835,92 punti, in flessione dello 0,67% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI perdeva lo 0,61% a 8693,25 punti.
A pesare sugli investitori sono i poco convincenti dati congiunturali giunti da Cina, Giappone e – nel pomeriggio – Stati Uniti. Gli investitori danno prova di prudenza e guardano in particolare al prezzo del petrolio, che sta comunque ricuperando qualcosa dopo essere sceso ai minimi degli ultimi cinque anni.
I singoli titoli hanno perso parecchio terreno rispetto alla mattinata. Resistono ormai solo Richemont (+0,64%) e Swatch (0,56%), che accolgono in modo favorevole uno studio della società di consulenza Bain sull’evoluzione del mercato del lusso, nonché Swisscom (+0,44%).
Hanno cambiato completamente orientamento i titoli particolarmente esposti ai cicli economici come ABB (-0,50%), Adecco (-0,23%), Geberit (-0,18%) e Holcim (-0,07%). Duramente sotto pressione negli ultimi mesi, Transocean (-1,04%) è tornata a scendere.
Vendite sono ora segnalate anche sui bancari UBS (-0,29%), Credit Suisse (-0,97%) e Julius Bär (-0,89%). Hanno un sensibile impatto negativo sul listino i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,92%), Novartis (-0,88%) e Roche (-1,29%).
Nel mercato allargato la riduzione delle commissioni delle carte di credito voluta dalla Comco ha messo in movimento Cembra Money Bank (-3,68%).