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Bulgaria: intercettazioni, incriminato ex ministro interno

(Keystone-ATS) L’ex ministro dell’Interno bulgaro, Tsvetan Tsvetanov, è stato ufficialmente incriminato oggi dalla procura nell’ambito dell’inchiesta sullo scandalo delle intercettazioni abusive scoppiato due mesi fa in Bulgaria. Tsvetanov, braccio destro dell’ex premier e leader del partito conservatore Gerb Boyko Borissov, è deputato al Parlamento e vicepresidente del gruppo GERB.

Nei giorni scorsi gli è stata revocata l’immunità parlamentare. Secondo gli inquirenti, Tsvetanov sarebbe coinvolto in uno scandalo di intercettazioni telefoniche abusive di politici e imprenditori nel periodo dopo il 2009, all’epoca del governo Borissov.

Lo scandalo è scoppiato nel pieno della campagna elettorale per le parlamentari anticipate del 12 maggio scorso, dopo che il leader dei socialisti allora all’opposizione, Serghei Stanishev, aveva girato una segnalazione anonima in merito al procuratore generale, Sotir Tsatsarov. Gerb ha vinto le elezioni ma in maniera non sufficiente per poter formare un governo, ed è ora all’opposizione.

La Radio nazionale bulgara Bnr ha annunciato oggi che Tsvetanov è stato accusato di “insufficiente controllo sull’utilizzo dei mezzi speciali di investigazione”, comprese le intercettazioni telefoniche. L’avvocato di Tsvetanov, Menko Menkov, conosciuto per aver difeso personaggi della malavita in Bulgaria, ha dichiarato che nei fascicoli dell’accusa “non vi è nessuna prova dell’utilizzo illegale dei mezzi speciali di investigazione”. “Il mio cliente, quindi, è innocente”, ha detto.

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