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Cantante e attrice Marie Laforêt deceduta ieri in Svizzera

Marie Laforêt nel 1995 al fianco di Michel Piccoli durante le riprese per il film "Tykho Moon". Keystone/DPA/HORST OSSINGER sda-ats

(Keystone-ATS) La cantante e attrice franco-svizzera Marie Laforêt è deceduta in Svizzera, dove viveva dagli anni Settanta, all’età di 80 anni. Lo ha annunciato alla stampa la sua famiglia, aggiungendo che la morte è avvenuta ieri in una clinica a Genolier (VD).

La causa del decesso non è stata rivelata. Nata il 5 ottobre 1939 a Soulac-sur-Mer, sulla costa atlantica, Marie Laforêt, nome d’arte di Maitena Marie Brigitte Doumenach (origini basche francesi), era un mito degli anni Sessanta e Settanta per la sua bellezza e per il colore verde-oro dei suoi occhi, caratteristica che in Francia le valse il soprannome di “ragazza dagli occhi d’oro”.

Il primo 45 giri, nel 1963, fu anche il suo successo più grande, “Les vendanges de l’amour”, che in italiano diventò “La vendemmia dell’amore” e scalò anche la Hit Parade. Al cinema debuttò ancora prima, nel 1960, in “Plein Soleil” di René Clément ma la grande notorietà le arrivò da altri 45 giri, molti dei quali tradotti e cantati da lei in italiano: “Che male c’è”, “E se qualcuno si innamorerà di me”, “Un foulard di seta blu”, “Nozze di campagna” e “Manchester e Liverpool”, ma anche “Calda la vita” e “Guarda dove vai”.

Ha girato, tra gli altri, assieme a Sophie Marceau, Béatrice Dalle, Michel Piccoli e Jean-Paul Belmondo. Tra le pellicole più note “Poliziotto e canaglia” di Georges Lautner (1979); in Italia interpretò “Le soldatesse” di Valerio Zurlini (1965), “L’avaro” di Tonino Cervi (1990) al fianco di Alberto Sordi, “Una fredda mattina di maggio” di Vittorio Sindoni (1990), “Tutti gli uomini di Sara” di Gianpaolo Tescari (1992) così come nelle miniserie televisive “La piovra 3” (1987) e “A che punto è la notte”, ultima opera diretta da Nanni Loy (1994).

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