CN: preventivo 2026; ridotta compensazione rincaro per personale
L'anno prossimo i dipendenti federali dovrebbero ricevere un adeguamento salariale molto modesto.
(Keystone-ATS) L’anno prossimo i dipendenti federali dovrebbero ricevere un adeguamento salariale molto modesto. Nell’ambito dell’esame in prima lettura del preventivo 2026, con 121 voti contro 66 e 5 astenuti, oggi il Consiglio nazionale ha deciso che intende risparmiare sul personale della Confederazione e concedergli solo lo 0,1% della compensazione del rincaro, invece dello 0,5% proposto dal Consiglio federale.
La Camera del popolo intende stanziare complessivamente 6,8 milioni di franchi per la compensazione del rincaro. Si tratta di ben 27 milioni di franchi in meno rispetto a quanto richiesto dal Consiglio federale. Martedì il Consiglio degli Stati era stato ancor più severo, cancellando completamente la compensazione del rincaro (-34 milioni).
Per la maggioranza commissionale, è ragionevole che il personale federale, relativamente ben retribuito, contribuisca agli sforzi di risparmio della Confederazione, ha spiegato Damien Cottier (PLR/NE).
La minoranza rosso-verde avrebbe voluto allinearsi al Consiglio federale. I dipendenti federali hanno già subito diversi tagli. Tutto sta diventando più costoso, anche per i dipendenti federali, ha aggiunto Felix Wettstein (Verdi/SO).
Anche la ministra delle finanze Karin Keller-Sutter ha cercato invano di convincere il plenum a seguire il progetto governativo. Ha chiesto al Nazionale di rispettare il ruolo della Confederazione come partner sociale. Senza compensazione del rincaro, la Confederazione non avrebbe alcun margine di manovra nelle trattative salariali, a suo avviso. Ma al voto, la maggioranza borghese l’ha spuntata facilmente.
Tagli alle relazioni pubbliche
Tra le altre voci di spesa trattate oggi, è stata pure decisa una riduzione di 6,25 milioni di franchi per le attività di pubbliche relazioni; il Consiglio nazionale ha seguito in questo caso il Consiglio degli Stati. In aula, Lars Guggisberg (UDC/BE) ha sottolineato come la comunicazione abbia registrato una crescita massiccia. Nel 2017 comprendeva 307 posti a tempo pieno. Oggi sono 430. Alla fine il plenum ha approvato il taglio richiesto da Guggisberg, con 99 voti contro 88 e 4 astenuti.
Il Consiglio nazionale intende operare riduzioni anche all’Ufficio federale di giustizia, nonostante gli avvertimenti secondo cui una riduzione dei fondi potrebbe ritardare l’introduzione del mezzo d’identità elettronica (e-ID) prevista per il 2026. Dopo il sì alle urne, sarebbe disonesto tagliare la misera cifra di 1,7 milioni di franchi, ha affermato Irène Kälin (Verdi/AG), cercando invano di convincere il Consiglio a rinunciare a questa proposta.
Preventivo accolto con scetticismo
Nel dibattito generale prima delle deliberazioni di dettaglio, la Camera del popolo ha accolto il preventivo con scetticismo. Nonostante le maggiori entrate fiscali provenienti dal Canton Ginevra, lo schieramento borghese ha deplorato un problema strutturale, poiché le spese sono superiori alle entrate: il Consiglio federale stima introiti complessivi per quasi 90,4 miliardi di franchi e uscite totali per circa 91 miliardi di franchi.
Come avvenuto martedì al Consiglio degli Stati, vari oratori hanno invitato ad investire diversi milioni in più nella difesa in considerazione della situazione geopolitica attuale e a tagliare i fondi destinati all’amministrazione federale. L’aumento dei mezzi per l’esercito colma un ritardo negli investimenti nella difesa degli ultimi anni, ha precisato Cottier.
Una strategia che la sinistra fatica a comprendere. “Come sempre, la priorità è data all’esercito piuttosto che alla coesione sociale”, ha dichiarato Laurence Fehlmann Rielle (PS/GE). Socialisti e Verdi hanno criticato in particolare i tagli proposti alla cooperazione internazionale, all’uguaglianza e al sostegno al centro antiveleni Tox Info, in difficoltà finanziarie.
“Più per le pecore e le patate”
Dal canton suo, Tamara Funiciello (PS/BE) ha deplorato il fatto che le pecore e le patate abbiano la priorità sulla protezione delle donne e sulla salute umana, riferendosi ai 10 milioni supplementari previsti per la lotta contro la malattia della lingua blu, che quest’anno ha decimato migliaia di bovini e ovini in Svizzera. A suo avviso, ci sarebbe la capacità di agire nei settori da lei evocati.
Più in generale, la sinistra ritiene che siano possibili ulteriori investimenti, dato il debito relativamente basso rispetto alla media internazionale. Gli oratori borghesi temono invece un aumento delle tasse e invitano alla responsabilità. “Il freno all’indebitamento funziona e il Parlamento può rafforzarlo quando lavora con responsabilità e convinzione”, ha dichiarato Alex Farinelli (PLR/TI).
Dibattito continua lunedì
Per mancanza di tempo, oggi il Consiglio nazionale non ha potuto ancora pronunciarsi sulla maggior parte delle voci di bilancio. Il presidente del Nazionale Pierre-André Page (UDC/FR) ha infatti interrotto la seduta poco prima delle 13.00. I dibattiti continueranno lunedì, con l’esame dei sei restanti blocchi del preventivo 2026.