CN: bocciato giro di vite a legge sulle armi

(Keystone-ATS) Chi richiederà un permesso d’acquisto di armi non dovrà dimostrare di averne bisogno. Il Consiglio nazionale ha bocciato una iniziativa parlamentare che voleva limitare la detenzione di armi alle forze dell’ordine, ai cacciatori e ai tiratori sportivi.
La dimostrazione del bisogno consente di garantire che chi necessita effettivamente di un’arma può continuare ad acquistarla e a possederla, ha spiegato Chantal Galladé (PS/ZH), autrice dell’iniziativa. Le altre persone non hanno alcun bisogno di possederne, in ogni caso non per l’autodifesa. La polizia deve infatti continuare a disporre del “monopolio della violenza”.
Non c’è nessuna necessità di acquistare armi per il solo piacere di possederle. “Non sono oggetti qualsiasi”, ha sostenuto Pierre-Alain Fridez (PS/JU), che ha evocato tre casi che l’hanno toccato da vicino. Con meno armi in circolazione, diminuirà anche il rischio di incidenti e di drammi famigliari, ha aggiunto il medico giurassiano.
Niente dimostra che la proposta di Galladé permetterà di diminuire il numero di morti e feriti, ha replicato Philippe Bauer (PLR/NE) alludendo anche al numero di armi illegali in circolazione. L’atto parlamentare in discussione è inoltre contrario al principio della fiducia che lo Stato dà ai suoi cittadini nel nostro Paese, ha sostenuto il neocastellano.
Con la misura proposta ci saranno inoltre persone – due milioni secondo la stessa Galladé – che dovranno consegnare armi malgrado non abbiano niente da rimproverarsi. “Chi le indennizzerà?”, si è chiesto Jean-Luc Addor (UDC/VS). Se la proposta dovesse essere accettata anche i collezionisti non potranno più tenere armi in casa, ha ricordato Bauer convincendo il plenum.