Commerciante arte avrebbe evaso fisco per 165 milioni franchi
(Keystone-ATS) La confisca di una proprietà del commerciante d’arte ginevrino Yves Bouvier da parte dell’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) è stata lecita. È quanto deciso dal Tribunale penale federale (TPF).
L’immobile funge da pegno per sospetta evasione del fisco per 165 milioni di franchi.
Nel marzo 2017 l’AFC aveva autorizzato un’indagine speciale in ambito fiscale nei confronti di Bouvier. Circa due mesi dopo è stata confiscata la proprietà del valore di 4,5 milioni di franchi.
L’AFC ritiene che il ginevrino non abbia dichiarato tutte le sue entrate per il periodo compreso tra il 2005-2015. Inoltre, due società a lui legate non avrebbero notificato gli utili.
Dalla sentenza pubblicata oggi dal TPF emerge che, anche se il commerciante dichiara di vivere dal 2009 a Singapore, le autorità ritengono risieda in Svizzera.
Bouvier è anche coinvolto in un altro procedimento penale nel Principato di Monaco. Il miliardario russo Dmitry Rybolowlew accusa lo svizzero di avergli venduto una collezione prestigiosa di quadri a prezzo eccessivo. Tra le 37 opere figurano anche dipinti di pittori rinomati come Picasso e Modigliani. Quest’estate il TPF ha autorizzato la consegna di documenti bancari svizzeri alla giustizia del Principato in relazione alla controversa vendita. Nel Principato Bouvier è sospettato di truffa e riciclaggio di denaro.