
Corea Nord: non vale la pena reagire a provocazioni
(Keystone-ATS) PECHINO – L’esercito nordcoreano ha affermato che “non vale la pena” di rispondere alle “provocazioni” del Sud. Lo afferma l’agenzia Nuova Cina citando la consorella nordcoreana Kcna.
Il Comando supremo delle forze armate nordcoreane ha affermato, secondo la Kcna, di “aver deciso che non vale la pena di reagire a provocazioni militari uno-contro-uno”. Oggi i marines sudcoreani hanno sparato centinaia di colpi di cannone in un’area designata del mar Giallo, nelle acque territoriali della Corea del Sud.
Le esercitazioni si sono svolte come previsto a partire dall’ isola di Yeonpyeong nei pressi del confine marittimo tra le due Coree, che non è riconosciuto da Pyongyang. L’ isola era stata colpita in novembre da un bombardamento nordcoreano che ha causato la morte di quattro persone. La Corea del Nord aveva minacciato “nuovi devastanti attacchi” se la Corea del Sud non avesse cancellato le esercitazioni.
Le manovre si sono svolte su cinque isole del Mar Giallo, fra le quali la stessa isola che lo scorso mese fu attaccata dall’artiglieria del Nord con un bilancio di quattro morti. La Corea del Nord aveva inizialmente minacciato di rispondere con “imprevedibili attacchi di autodifesa” che potrebbero innescare una guerra nella penisola coreana. La scorsa settimana Pyongyang aveva affermato che, se questa avrà luogo, non potrà che essere “una guerra nucleare globale”.
Durante le esercitazioni, la popolazione di tutte e cinque le isole si è trasferita nei rifugi anti-bombardamento. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu, la notte scorsa, non aveva trovato un accordo sulla condanna della Corea del Nord per l’ attacco del 23 novembre scorso contro una delle cinque isole, Yeonpyeong, che ha causato la morte di quattro persone, innescando la crisi in corso. Cina e Russia si sono rifiutate di condannare Pyongyang e avevano chiesto alla Corea del Sud di cancellare le manovre.