Il Museo olimpico di Losanna ha fatto shopping a Parigi per completare la sua collezione
Lo Olimpiadi sono appena terminate a Parigi e il Museo olimpico di Losanna era sul posto per completare la collezione con una lista di acquisizioni già pronta da sei mesi, ma che si è modificata in funzione delle performance degli atleti e delle atlete.
Il bersaglio del tiro con l’arco con il quale si è battuto il record del mondo o il pallone firmato della finale del rugby femminile sono alcuni degli oggetti dei Giochi olimpici di Parigi già arrivati a Losanna. Questi cimeli sono minuziosamente selezionati dal Museo olimpicoCollegamento esterno per completare la propria collezione. Sul posto, inviati e inviate dell’istituzione con sede a Losanna erano al lavoro per completarla in funzione delle performance degli atleti e delle atlete.
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“Sono oggetti scelti a seconda della storia dell’atleta o dell’evoluzione tecnologica del materiale. Sono rappresentativi di una storia personale, scientifica e sociale”, indica alla RTS Anne-Cécile Jaccard, curatrice del Museo e tra le cinque persone andate a raccogliere gli oggetti a Parigi.
Testimoni della storia
Tutti gli oggetti devono essere stati utilizzati durante i Giochi. Alcuni sono offerti volontariamente al Museo, come il judogi di Diyora Keldiyorova, prima uzbeca medaglia d’oro nel judo.
Il Museo olimpico non raccoglie solo l’equipaggiamento di atleti e atlete, ma anche i costumi delle cerimonie d’apertura e chiusura. “È molto importante poter raccontare il contesto e la reazione del pubblico a uno spettacolo”, sottolinea Jaccard. I costumi di Maria Antonietta e della cavaliera misteriosa, ad esempio, permetteranno di raccontare alle future generazioni le polemiche sollevate durante la cerimonia inaugurale di Parigi 2024.
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