Mare nostrum: sei artisti svizzeri in mostra a Genova
Genova è il porto marittimo più vicino alla Svizzera. Per secoli la città è stata l'accesso al mare per i viaggiatori elvetici. Ora vi sbarcano sei artisti di Thun, memori dello slogan anni 80: abbasso le Alpi, vista libera sul Mediterraneo!
Tra il 7 ottobre e il 5 novembre 2000 sei artisti attivi a Thun, nell’Oberland bernese, espongono i loro lavori in tre luoghi all’interno della città vecchia di Genova. Alla mostra, patrocinata dal Consolato generale svizzero a Genova, partecipano Roberto de Luca, Heinrich Gartentor, Paul Le Grand, Reto Leibundgut, Chantal Michel e Dominik Stauch.
Le loro opere sono collocate nella galleria “Spaziodellavolta”, uno dei più importanti spazi espositivi genovesi, nel vecchio Palazzo Ferretto, i cui locali barocchi e rococò sono spesso messi a disposizione del proprietario per attività artistiche, e negli spazi del “Rebecca Container”, galleria di primo piano per l’arte contemporanea internazionale.
“Mare nostrum” era il nome che gli antichi romani davano al Mediterraneo. Un mare che gli svizzeri non hanno, ma che sognano e che solcano anche, con la loro flotta marittima che fa capo proprio al porto di Genova. Durante i moti giovanili negli anni Ottanta in Svizzera, fra tanti slogan ne fu coniato uno che guardava al mare come al simbolo della liberazione dall’angustia elvetica: “abbasso le Alpi, vista libera sul Mediterraneo!” Due anni fa lo stesso slogan ha dato il titolo ad una grande mostra sull’arte contemporanea svizzera del Kunsthaus di Zurigo.
Con “Mare nostrum”, ora, il gruppo di artisti di Thun al mare ci va, scavalcando le Alpi e cercando il dialogo con una città che del suo rapporto con il Mediterraneo vive. La mostra si svolge in contemporanea con un festival di arte contemporanea italiana, per cui rappresenta anche una momento di scambio di esperienze artistiche tra Svizzera e Italia.
Gli interventi dei sei artisti – tutti concepiti appositamente per la manifestazione genovese – vanno dalla performance all’installazione, dalle sperimentazioni audio-visive alla fotografia. Nel Palazzo Ferretto ognuno ha scelto degli spazi con cui confrontarsi, con giochi di specchi, suoni, video, fotografie. Nello Spaziodellavolta proiezioni video, diapositive e computer documenteranno gli interventi, mentre nel Rebecca Container sarà ospitata una piccola mostra collettiva.
Una documentazione fotografica e alcuni lavori realizzati per la mostra genovese saranno successivamente presentati nel Kunstmuseum di Thun, dal 17 dicembre 2000 al 14 gennaio 2001.
swissinfo

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