Scrittori della Svizzera Italiana in vetrina per l’Autunno del libro
In programma dal 14 al 21 ottobre, la manifestazione, che si svolge soprattutto nelle librerie, propone conferenze, mostre, incontri con gli autori e il lancio di una nuova rivista.
La rassegna letteraria autunnale più prestigiosa della Svizzera Italiana coinvolge in maniera capillare l’intera regione: per sette giorni, librerie, scrittori e case editrici collaborano strettamente per animare una serie di appuntamenti che coinvolgono anche realtà della vicina provincia del Verbano-Cusio-Ossola.
Tre le anime dell’iniziativa: l’associazione Librai della Svizzera Italiana (ALSI), quella degli scrittori della regione (ASSI) e, infine, la Società degli Editori locali (SESI), con la collaborazione di altre realtà attive sul piano culturale.
Il calendario delle manifestazioni, fittissimo, comprende innanzitutto aperitivi letterari disseminati ogni pomeriggio in varie librerie del canton Ticino, occasioni in cui il pubblico può conoscere autori come Sergio Roic, Giovanni Orelli, Grytzko Mascioni, Alberto Nessi, Ketty Fusco, Angelo Maugeri, Fernando Grignola e altri ancora.
In programma anche la presentazione, da parte della Libreria Casagrande, della nuova rivista “Verbanus”, collegata all’area gravitante attorno al Lago Maggiore. Sull’iniziativa letteraria, edita dalla casa italiana Alberti Libraio Editore, si sofferma sabato 21 ottobre il professor Romano Broggini.
Una chicca viene anche dall’Istituto Editoriale Ticinese (EDT), che lo stesso giorno presenta l’opera “Appunti su Ludiano” di Giuseppe Ferrari e don Giuseppe Gallizia. Tra gli altri appuntamenti, un vernissage: lunedì 16 ottobre, allo Stabile Torretta di Bellinzona, si inaugura la mostra fotografica “Forme d’acqua” di Walter Zerla, un’esposizione pensata per analizzare la configurazione dei corsi d’acqua del Ticino e del Verbano-Cusio-Ossola.
L’Autunno del libro mira a far conoscere gli scrittori svizzero-italiani a un pubblico eterogeneo e, nei limiti del possibile, transfrontaliero, nella convinzione che l’incontro di stili e culture diverse sia uno dei terreni più fertili da cui possano nascere frutti artistici e culturali di valore.
Alessandra Zumthor
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