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Quadro rubato da nazisti resta in Svizzera

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La Chaux-de-Fonds non restituirà la tela di John Constable che apparteneva a una famiglia ebrea francese defraudata in epoca nazista. Lo hanno deciso le autorità comunali basandosi sul diritto svizzero e la prassi internazionale.

Intitolata «Dedham from Langham», l’opera degli anni 1820 è rappresentativa della pittura paesaggistica che rese celebre l’artista inglese. Il Museo di Belle Arti (MBA) di La Chaux-de-fonds l’ha ereditata nel 1986 in seguito a un legato di una famiglia della città neocastellana.

La tela, che raffigura la valle della Stour, a nord-est di Londra, fu acquistata nel 1946 dalla famiglia Junod alla galleria Moos di Ginevra. Faceva parte dei beni di una famiglia ebraica francese spogliata dai nazisti, che erano stati venduti all’asta a Nizza nel 1943 dal Commissariato francese per le questioni ebraiche. Prima di essere acquistata dalla galleria ginevrina, fra il 1943 e il 1946, cambiò tre volte di proprietario.

Le autorità del comune neocastellano motivano la decisione adottata mercoledì, invocando la buona fede sia della famiglia Junod sia del Museo di La Chaux-de-Fonds. L’autore della spoliazione è lo Stato francese dell’epoca. Spetta dunque a Parigi riparare i danni, sostengono le autorità comunali di La Chaux-de-Fonds. La Commissione francese d’indennizzo delle vittime di spoliazioni ammette questo punto di vista.

Un procedimento è peraltro stato avviato in Francia dai discendenti della famiglia in questione nel 2006. La richiesta d’indennizzo riguarda non solo il quadro di Constable, ma tutti i beni sottratti alla famiglia.

swissinfo.ch e agenzie

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