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DAB+: la fine della radio analogica forse anticipata

La fine della radio analogica forse anticipata (foto d'archivio) KEYSTONE/PETRA OROSZ sda-ats

(Keystone-ATS) I trasmettitori analogici (OUC) in Svizzera potrebbero essere disattivati due anni e mezzo prima del previsto. Una soluzione globale per il settore radiofonico dovrebbe essere pronta entro la metà del 2022.

Per la Confederazione, il DAB+ dovrà sostituire la tecnologia OUC al più tardi entro la fine del 2024.

Il portavoce della SSR Edi Estermann ha confermato all’agenzia Keystone-ATS che sono in corso discussioni in questo senso, come rivelato oggi dalla “Sonntagszeitung” sulla base di un documento interno della SSR.

Se le trasmissioni in analogico dovessero essere definitivamente interrotte entro la fine di luglio 2022, le emittenti private dovrebbero disporre di sei mesi in più della SSR per passare al digitale. La Svizzera sarebbe il secondo paese, dopo la Norvegia, ad abolire la trasmissione analogica dei programmi radiofonici.

Il DAB+ ha vantaggi rispetto all’analogico: offre una maggiore varietà di programmi e una copertura più estesa. La qualità del suono è migliore e la ricezione è più chiara. Una piattaforma DAB+ può trasmettere 18 canali contemporaneamente. E la SSR risparmierà circa 15 milioni di franchi all’anno spegnendo i suoi trasmettitori OUC.

Secondo la “Sonntagszeitung”, l’analogico è ancora la tecnologia di ricezione radio più utilizzata in Svizzera, con una quota del 36%. L’influenza del cambiamento tecnologico sul numero di ascoltatori è incerta. In Norvegia, secondo il domenicale, gli utenti sono diminuiti del 20% a un anno dallo spegnimento dei trasmettitori OUC.

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