The Swiss voice in the world since 1935

Incertezza per l’e-ID in Svizzera

Beat Jans tiene in mano telefonino con immagine e-ID
Non è chiaro se il popolo svizzero accetterà il progetto di legge per l'identità elettronica. Keystone / Anthony Anex

La Svizzera esita a dotarsi di un’identità elettronica (e-ID) secondo le prime proiezioni. La proposta di un’e-ID completamente statale sembrava aver convinto i più nel corso della campagna, dopo il fallimento alle urne del 2021.

La nuova legge sull’e-ID è in bilico: il “sì” e il “no” sono testa a testa, secondo le prime proiezioni.

Questa volta, il Governo svizzero ha proposto un sistema di identificazione digitale gestito del tutto dallo Stato. Una decisione che corregge il tiro dopo la bocciatura alle urne nel 2021. All’epoca, i timori legati ai dati in mano ad aziende private avevano fatto esitare una fetta significativa dell’elettorato.

Contenuto esterno

Il progetto di legge sembrava aver messo d’accordo un po’ tutti, sia all’interno della società civile che tra i maggiori partiti politici. Dall’ultimo sondaggio della SSR prima del voto, era emerso un consenso solido al testo del 59%. Ma oggi le prime proiezioni mostrano incertezza alle urne.

>> Ecco cosa aspettarsi da questa votazione:

Altri sviluppi
illustrazione votazione

Altri sviluppi

Politica svizzera

La Svizzera ha votato sull’introduzione dell’identità elettronica e sull’abolizione del valore locativo

Questo contenuto è stato pubblicato al L’elettorato elvetico si è espresso questo fine settimana sull’introduzione di un’identità elettronica e sull’abolizione del valore locativo. Se per il primo oggetto i sondaggi prevedono un sì, per il secondo il risultato è più in bilico.

Di più La Svizzera ha votato sull’introduzione dell’identità elettronica e sull’abolizione del valore locativo

Sottovalutate paura e diffidenza verso le tecnologie digitali

L’incertezza verso l’e-ID è una doccia fredda per l’alleanza interpartitica che l’ha sostenuta.

Secondo Alexis Roussel, membro del Partito pirata e del comitato referendario, il popolo teme la costrizione digitale, già presente con l’uso dello smartphone, che si impone sempre di più, ha sostenuto su RTS.

Roussel ha ricordato la votazione molto partecipata nei cantoni di Ginevra e Neuchâtel sul diritto all’integrità digitale. Tale votazione, sostenuta da più del 90% dell’elettorato nei due cantoni, rivendica il diritto delle persone a vivere una vita off-line. Una votazione è prevista anche a Zurigo.

La paura e la diffidenza della popolazione nei confronti delle tecnologie digitali sono state sottovalutate, ha aggiunto Roussel.

Il politologo Lukas Golder dell’istituto demoscopico gfs.bern, intervistato da SRF, ha collegato l’incertezza sull’e-ID ai ricordi della pandemia: una parte della popolazione aveva percepito un’eccessiva ingerenza del Consiglio federale, ad esempio con il certificato Covid, e questi sentimenti potrebbero aver pesato sulla campagna referendaria.

Cosa prevede la legge

La Legge federale sull’identità elettronicaCollegamento esterno introduce un mezzo di identificazione a livello digitale, in aggiunta ai documenti tradizionali come carta d’identità e passaporto. La nuova e-ID sarà statale e del tutto gratuita. Permetterà la verifica dell’identità in maniera ufficiale anche online, sia da parte di autorità che di imprese.

Sarà possibile, per esempio, richiedere online documenti ufficiali come la patente o comprovare la maggiore età. L’e-ID resterà tuttavia facoltativa.

La Confederazione sarà responsabile dell’emissione dell’e-ID e della gestione dell’infrastruttura tecnica necessaria per il suo funzionamento. Ogni persona manterrà il controllo dei propri dati. La carta d’identità digitale e le informazioni personali a essa associate, infatti, saranno conservate nello smartphone, in maniera decentralizzata. I dati necessari per l’emissione dell’e-ID saranno registrati in server situati in Svizzera.

Per proteggere ulteriormente i dati e la privacy dell’utenza, la legge prevede che le autorità e le aziende non potranno consultare o registrare le informazioni non necessarie per verificare l’identità.

>> Per saperne di più sulla legge sull’identità elettronica:

Altri sviluppi
schermo di un telefono

Altri sviluppi

Politica svizzera

In Svizzera, il destino dell’e-ID si decide di nuovo alle urne

Questo contenuto è stato pubblicato al L’elettorato svizzero vota sull’identità elettronica: per alcuni è uno strumento indispensabile verso la transizione digitale, per altri rappresenta un rischio per la protezione dei dati.

Di più In Svizzera, il destino dell’e-ID si decide di nuovo alle urne

Gli argomenti di chi è a favore

Chi è favore della legge sostiene che la Svizzera necessita di un’e-ID che permetta di identificarsi su internet in modo rapido, sicuro ed efficace.

Pratiche amministrative come l’apertura di un conto bancario o la richiesta di una carta sim per il telefono potranno essere eseguite comodamente dal computer di casa. L’e-ID creerebbe anche trasparenza rispetto a quali dati sono comunicati e a chi. Garantirebbe così la protezione della sfera privata.

Dal momento che internet assume un’importanza sempre maggiore, un mezzo di identificazione elettronico è ormai imprescindibile. Tutti i partiti di Governo e il Parlamento sono a favore dell’e-ID.

Gli argomenti di chi è contro

Il Comitato referendarioCollegamento esterno, che include il Partito Pirata e i Giovani dell’Unione democratica di centro (UDC), afferma che la tecnologia di identificazione elettronica della Confederazione compromette la sfera privata dell’utenza. Sostiene anche che non protegge a sufficienza da abusi e tracciamento.

Le aziende private, afferma chi è contro, avranno accesso ai dati personali della cittadinanza e si arricchiranno con essi, per esempio utilizzandoli a fini promozionali.

Per il campo del “no”, l’e-ID non sarà davvero facoltativa e discriminerà le persone che non possiedono uno smartphone o competenze digitali. Inoltre, aprirà la strada alla sorveglianza di massa, distruggendo la democrazia.

Articoli più popolari

I più discussi

Attualità

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR