
La Germania vince lo sprint finale per l’organizzazione della Coppa del mondo di calcio del 2006

La Germania organizzerà i campionati mondiali di calcio del 2006. L'ha deciso a Zurigo il Comitato esecutivo della FIFA, che con 12 voti contro 11 ha ribaltato il pronostico che dava per favorito il Sudafrica.
A contendersi l’ambito incarico erano rimasti in quattro, dopo che il Brasile s’era ritirato la settimana scorsa: Inghilterra, Germania, Marocco e Sudafrica. L’annuncio è stato dato dal presidente della FIFA, Sepp Blatter, davanti a 600 giornalisti e alle televisioni di mezzo mondo. Una prova, questa, dell’enorme importanza politica ed economica assunta dall’organizzazione di eventi di portata mondiale come questo.
La Germania ha vinto grazie alle sue buone infrastrutture e alla sua grande esperienza nell’organizzazione di grandi eventi sportivi. La sua candidatura era stata fortemente sostenuta dagli ambienti politici (è intervenuto a Zurigo persino il cancelliere Schröder) e dalle grandi imprese tedesche. Si calcola che l’organizzazione dei campionati mondiali del 2006 rappresenti per la Germania un affare da 4 miliardi di franchi svizzeri.
Il comitato di promozione della candidatura, presieduto dall’ex-calciatore Franz Beckenbauer, aveva mobilitato personalità del mondo dello sport e dello spettacolo, tra le quali anche la modella Claudia Schiffer. La Germania aveva già ospitato i campionati mondiali di calcio nel 1974; e questo poteva rivelarsi un handicap. Ma Beckenbauer aveva pronunciato alla vigilia un discorso brillante, presentandosi come il rappresentante di un paese nuovo e aperto: “Nel 1974 ” – ha detto – “la Germania era divisa. Ora è unita”.
La candidatura del Sudafrica era stata invece sponsorizzata da una personalità eccezionale come Nelson Mandela, che ha però mandato un messaggio videoregistrato. Erano comunque in tanti a sperare che finalmente potesse vincere un paese africano. Ma contro il Sudafrica ha giocato, forse in modo decisivo, la modestia degli impianti di calcio, la mancanza di esperienza e un alto tasso di criminalità.
La scelta è avvenuta, come previsto dalla FIFA, con votazioni successive e per esclusione della candidatura con meno voti. Il risultato delle prime due votazioni determinavano subito l’esclusione del Marocco (3 voti), con la Germania a quota 10, il Sudafrica a 6 e l’inghilterra a 5 voti. Al secondo scrutinio, Germania e Sudafrica erano alla pari con 11 voti e l’Inghiulterra usciva con 2 voti. Il risultato della terza votazione, quella decisiva, è stato annunciato dal presidente Blatter con tutta la suspence che è riuscito a creare.
La delusione degli africani è stata grande. Nel rispondere ai giornalisti, Blatter ha detto che, anche se il Sudafrica non ce l’ha fatta, il risultato ottenuto dimostra che ormai i paesi africani hanno raggiunto un grado di maturità tale da far sembrare ormai certo che, la prossima volta, il campionato mondiale di calcio venga tenuto in Africa. Alla domanda di chi fosse il voto mancante al terzo scrutinio (i commissari, infatti, sono 24), Blatter ha rivelato che si trattava del rappresentante dell’Oceania.
Il campionato mondiale di calcio del 2006 prenderà avvio dallo stadio olimpico di Monaco e la coppa del mondo verrà consegnata al termine della finalissima, prevista a Berlino per il 9 luglio 2006.
Silvano De Pietro

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