La prima udienza del processo per riciclaggio e frode fiscale che riguarda Fastweb, azienda acquistata nel 2007 dalla svizzera Swisscom, è stata fissata per il 2 novembre 2010.
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L’azienda italiana attiva nel settore delle comunicazioni è al centro, assieme alla filiale di Telecom Italia Sparkle, di un procedimento per frode sull’Iva e riciclaggio di denaro. I fatti risalgono al periodo tra il 2003 e il 2007 quando grazie a un complesso sistema di operazioni commerciali fittizie sarebbero stati accumulati circa 2 miliardi di euro. Il danno all’erario italiano ammonterebbe a 356 milioni di euro.
Il 2 novembre dovranno comparire alla sbarra della quarta sezione penale del Tribunale di Roma 33 persone, fra cui anche l’ex presidente di Fastweb Silvio Scaglia e gli ex vertici di Fastweb e di Telecom Italia Sparkle in carica tra il 2003 e il 2007.
I capi d’accusa sono associazione per delinquere transnazionale pluriaggravata finalizzata al riciclaggio all’intestazione fittizia di beni, evasione fiscale, reinvestimento di proventi illeciti e delitti contro la pubblica amministrazione.
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