Oltre 7’500 americani si autodenunciano al fisco
Le autorità fiscali statunitensi IRS hanno annunciato che più di 7'500 contribuenti americani hanno denunciato i propri conti in paradisi fiscali, approfittando della moratoria. Secondo indiscrezioni, vi sarebbero circa 4'000 clienti di banche svizzere.
Il termine per aderire alla moratoria decisa da Washington scadeva ieri. Secondo i dati confermati ufficialmente dall’erario statunitense, gli oltre 7’500 contribuenti in questione hanno conti presso un centinaio di banche in una settantina di paesi.
L’IRS non ha formulato cifre sull’ammontare dei depositi, affermando che è ancora prematuro stimare il totale dei fondi denunciati. Durante una conferenza stampa, il direttore dell’IRS Dough Shulman ha però detto che vi sono persone che hanno denunciato conti per un valore superiore ai 100 milioni di dollari. In diversi casi, si tratta di denaro ereditato, frutto di transazioni internazionali, oppure di utili nascosti provenienti da attività svolte negli Stati Uniti.
Circa i clienti dell’UBS e di altri istituti elvetici, indiscrezioni di fonti legali parlano di “almeno 4’000”. Sulla cifra non c’è però alcuna conferma ufficiale.
Chi ha approfittato dell’iniziativa del governo USA per uscire allo scoperto ha pagato una multa inferiore a quella in vigore per chi viene scoperto dal fisco (fra il 5% e il 20% rispetto al 50% applicato a coloro che vengono scoperti).
swissinfo.ch e agenzie

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