Farage respinge accuse, ‘mai dette frasi razziste a qualcuno’
"Non ho mai pronunciato offese razziste direttamente contro qualcuno". Lo ha detto il leader del partito inglese Reform Uk, Nigel Farage, respingendo con forza le accuse raccolte dal quotidiano progressista Guardian.
(Keystone-ATS) Il giornale ha attribuito al politico sovranista ed euroscettico frasi razziste e gesti antisemiti o d’ispirazione neonazi ai tempi della scuola media, attorno ai 13 anni di età. Le fonti sarebbero suoi ex compagni del londinese Dulwich College.
Parlando con i media per la prima volta da quando è emerso il caso, Farage è stato incalzato su cosa intendesse dire con “direttamente” e ha risposto: “Attaccando un individuo in base a chi è o a cosa è”. L’ex tribuno della Brexit ha anche negato di “aver mai fatto parte di un’organizzazione estremista o di essere stato coinvolto in abusi personali diretti e spiacevoli”.
Sulla vicenda era intervenuto anche il premier laburista Keir Starmer che aveva invocato “spiegazioni” in merito da parte del leader politico di destra da tempo in testa nei sondaggi rispetto invece al partito di maggioranza crollato nel gradimento degli elettori. Farage era già intervenuto in precedenza per negare le accuse sugli slogan e i gesti razzisti da adolescente, arrivate in particolare da Peter Ettedgui, regista 61enne già premiato con il Bafta, l’Oscar britannico, secondo cui sarebbe stato solito scandalizzare alcuni coetanei negli anni ’70, con affermazioni quali “Hitler aveva ragione”, non senza mimare le docce delle camere a gas o fare talora il saluto nazista al grido tedesco di “Sieg heil”.
L’ex tribuno della Brexit ha anche escluso la possibilità di avviare un’inchiesta interna nel suo stesso partito, dopo che Nathan Gill, ex leader in Galles di Reform, è stato condannato a dieci anni e mezzo di carcere per aver accettato tangenti da ambienti filo-russi quando era un europarlamentare britannico (per l’Ukip prima e poi per il Brexit Party), secondo la sentenza pronunciata nei giorni scorsi dalla Old Bailey, la corte penale di Londra.