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La BNS taglia corto

La Banca Nazionale corre ai ripari per frenare l'elevato corso del franco Keystone

La Banca nazionale svizzera ha deciso di allentare la sua politica monetaria.

L’istituto di emissione elvetico ha tagliato di mezzo punto il principale tasso di riferimento allo scopo di frenare l’eccessivo rafforzamento del franco svizzero.

Le incertezze economiche e politiche persistono sul piano mondiale, ha precisato la BNS in una nota. Esse si riflettono negativamente sulla congiuntura elvetica e potrebbero ritardarne la ripresa, attesa per quest’anno.

Correggere il tiro

Con la mossa, la banca centrale intende contrapporsi a un inasprimento delle condizioni monetarie, dovuto a un rafforzamento del franco. Secondo la nota, il nuovo allentamento non minaccia la stabilità dei prezzi.

La decisione era attesa dagli analisti, vista la nuova rivalutazione del franco rispetto al dollaro e all’euro.

Con questa decisione dal marzo 2001 la BNS ha ritoccato al ribasso per ben sette volte il suo principale tasso di riferimento, ciascuna volta di mezzo punto percentuale. L’ultimo taglio risale al 26 luglio 2002.

Soddisfazione generale

Il taglio del costo del denaro è stato generalmente bene accolto nel Paese. La riduzione dei tassi è particolarmente benvenuta, ha rilevato Rudolf Walser, di economiesuisse, aggiungendo di non attendersi tuttavia conseguenze immediate sulla congiuntura.

“Non ci si devono attendere miglioramenti prima del primo semestre 2004”, gli ha fatto eco Roland Duss, della Ferrier Lullin & Cie. Alois Bischofberger, capo economista del CS Group e Andreas Höfert, capo economista dell’UBS, dubitano che la decisione odierna della BNS possa indebolire durevolmente il franco svizzero.

“La causa principale del rafforzamento della valuta elvetica è la ricerca della sicurezza, quindi bisogna attendere l’evoluzione nei prossimi giorni”, ha osservato l’esperto del CS Group.

Per Walser, la riduzione dei tassi contribuirà a stabilizzare il rapporto tra franco ed euro, un punto “assolutamente centrale”. Serge Gaillard, segretario dell’Unione sindacale svizzera (USS), ha detto di sperare in una riduzione del corso del franco rispetto all’euro. La divisa elvetica attualmente è troppo forte, ha rilevato.

Swissmem, l’associazione delle imprese del settore metalmeccanico, si è pure rallegrata della pronta reazione della BNS, in linea con quanto richiesto dall’organizzazione, ha osservato la portavoce Dorothea Tiefenauer.

swissinfo e agenzie

L’incerta situazione politica ed economica si riflette anche sull’andamento congiunturale svizzero. Una ripresa potrebbe tardare a venire.

Per combattere questa tendenza e frenare l’ascesa del franco svizzero, la banca centrale ha ridotto il principale tasso di riferimento.

Un taglio bene accolto dagli ambienti economici che tuttavia restano cauti nel fare previsioni per il futuro.

Riduzione del tasso Libor a tre mesi di mezzo punto
Dal 2001 settima riduzione del principale tasso di riferimento
Ultimo taglio luglio 2002

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