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Privilegi fiscali per la suocera di Berlusconi

Lavori per diversi milioni di franchi sono tuttora in corso per riattare la casa di Flora Bartolini a S-chanf Keystone

Le autorità del canton Grigioni hanno annunciato l'apertura di un'inchiesta per far luce sulla vicenda di Flora Bartolini, proprietaria dal 2004 di una casa in Engadina.

La suocera di Silvio Berlusconi ha ottenuto il permesso di domicilio e il diritto ad una “tassazione globale”, pur non avendo finora abitato nella residenza engadinese.

“Le banche ci stanno segnalando un esodo di capitali verso l’estero”, ha affermato pochi giorni fa Silvio Berlusconi. Secondo il presidente ancora in carica del Consiglio, le proposte avanzate dal centrosinistra in materia di economia e fisco “stanno facendo scappare i capitali all’estero”.

Tra coloro che hanno deciso, da tempo, di investire il loro patrimonio all’estero vi è anche la suocera di Silvio Berlusconi.

Forse prevedendo la sconfitta politica del genero, Flora Bartolini, madre di Veronica Lario, ha acquistato già nel 2004 un’imponente dimora a S-chanf, un comune situato nella splendida regione turistica engadinese del canton Grigioni.

Secondo informazioni della stampa svizzera, la proprietà di tre piani, che ospitava in precedenza una banca, è stata ceduta per 2 milioni di franchi. Attualmente viene sottoposta ad una costosa opera di ristrutturazione per costruire, tra l’altro, un ascensore, otto sale da bagno e un parcheggio sotterraneo per una decina di autovetture.

Tassazione speciale

Il nome della nuova proprietaria, rivelato nei giorni scorsi, ha destato grande interesse non solo in Engadina. Ancora di più quando il sindaco di S-chanf, Duri Campell, ha dichiarato ai media che la signora Bartolini ha ottenuto, già dal 2004, un permesso di domicilio nel comune dallo strano nome.

E che, dallo stesso anno, la suocera di Berlusconi ha addirittura ricevuto dalle autorità del canton Grigioni il diritto ad una “tassazione globale”. Una specialità fiscale svizzera che permette ad oltre 3’700 cittadini stranieri facoltosi, residenti in Svizzera, di usufruire di un trattamento preferenziale.

Il loro carico fiscale non è infatti calcolato in base al reddito effettivo, ma viene fissato tenendo conto del canone di affitto o del valore locativo della loro casa. Concretamente, questi ospiti privilegiati versano al fisco soltanto una piccolissima parte di quanto devono sborsare gli altri contribuenti, con lo stesso reddito e la stessa fortuna.

Già da diversi anni, la sinistra si batte per l’abolizione di questo privilegio fiscale, di cui approfittano diverse personalità straniere che vivono in Svizzera, come Michael Schumacher o Tina Turner. Nell’ottobre scorso la Camera del popolo ha nuovamente bocciato un’iniziativa parlamentare che chiedeva di sopprimere la tassazione globale.

Apertura di un’inchiesta

Il caso di Flora Bartolini solleva però alcuni interrogativi. Secondo le informazioni della stampa, la cittadina italiana non ha praticamente soggiornato finora a S-chanf e risiede tuttora a Bologna.

La suocera di Silvio Berlusconi avrebbe quindi approfittato di una tassazione globale in Svizzera per sfuggire al fisco in Italia? Oppure, l’ex-cassiera di un supermercato avrebbe comperato l’abitazione a nome di un’altra persona?

Oppure ancora la dimora di S-chanf non rappresenta una prima casa, ma soltanto una residenza secondaria per la famiglia Bartolini-Berlusconi? In tal caso potrebbe essere stata aggirata anche la legge Koller, che limita rigorosamente l’acquisto di residenze secondarie in Svizzera da parte di persone residenti all’estero.

Colta alla sprovvista, la polizia degli stranieri del canton Grigioni ha annunciato lunedì di voler aprire un’inchiesta per far luce sulla vicenda.

“Finora siamo stati informati soltanto dai media”, ammette ridendo Markus Haltiner, responsabile dell’Ufficio cantonale della polizia degli stranieri. “Invieremo quindi nei prossimi giorni una lettera alle persone interessate, per dare loro la possibilità di prendere posizione su questo caso”.

“Se la signora Bartolini non risiede effettivamente a S-chanf, il permesso di domicilio dovrebbe venir ritirato o revocato”, sottolinea Haltiner.

Pubblicità turistica

“Se vi è stato un abuso, le autorità grigionesi devono intervenire ed esigere anche il rimborso degli sgravi fiscali accordati indebitamente a Flora Bartolini”, sostiene il consigliere nazionale socialista Andrea Hämmerle.

“Il ‘caos Bartolini’ rappresenta in ogni caso un super argomento per la soppressione della tassazione globale: è un sistema assolutamente iniquo nei confronti degli altri contribuenti”, afferma il parlamentare grigionese.

In Engadina, dove Silvio Berlusconi ha già trascorso diverse vacanze invernali, la vicenda suscita reazioni contrastanti.

Da una parte, ci si lamenta per la svendita di immobili a cittadini stranieri. Come pure per l’inarrestabile crescita delle residenze secondarie che vengono occupate solo poche settimane all’anno e fanno lievitare i prezzi delle abitazioni.

Ma, dall’altra, ci si rallegra anche per l’inattesa pubblicità turistica, che potrebbe ulteriormente aumentare nel caso di un eventuale arrivo della famiglia del futuro leader dell’opposizione. La casa di S-chanf viene già ora fotografata da turisti italiani di passaggio.

swissinfo, Armando Mombelli

La tassazione globale viene accordata a cittadini stranieri facoltosi che risiedono in Svizzera, ma conseguono il loro reddito all’estero.

Attualmente circa 3’700 stranieri beneficiano di questo privilegio fiscale, concesso da una decina di cantoni.

L’imposta non viene calcolata sul reddito e sul patrimonio, come previsto generalmente dalla legislazione fiscale. Quale base di calcolo viene utilizzato il canone di affitto o il valore locativo della loro abitazione in Svizzera.

I beneficiari versano quindi al fisco un importo nettamente inferiore a quello pagato dagli altri contribuenti, con la stessa situazione finanziaria.

La Lex Koller limita rigorosamente la vendita di residenze secondarie a stranieri che non vivono in Svizzera.
In base alla legge, i cantoni possono autorizzare ogni anno la vendita di un massimo totale di 1400 abitazioni secondarie a persone residenti all’estero.
In Svizzera le residenze secondarie rappresentano circa il 12 % delle abitazioni complessive.
Nel canton Grigioni il 37% delle case è costituito da alloggi secondari.

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