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Svizzera ed Unione europea sotto un unico cielo

Svizzera ed UE condivideranno presto lo stesso cielo swissinfo.ch

Lo spazio aereo svizzero dovrebbe essere integrato prima della fine dell'anno nel cosiddetto "Cielo unico europeo". Lo ha deciso mercoledì il governo.

L’obiettivo di questo progetto è la gestione efficace e sicura del traffico aereo.

«La Svizzera, con la sua posizione al centro del continente, non può non associarsi a questo progetto», afferma in un comunicato il governo elvetico.

Ma, prima di divenire operativa, la partecipazione elvetica dovrà essere approvata dal Consiglio dei ministri dell’Unione europea (UE).

Armonizzare il sistema

Il ‘Cielo unico europeo’ (Single European Sky, SES) prevede diverse misure per aumentare l’efficienza e la sicurezza nella gestione del traffico aereo in Europa, in particolare la creazione di un sistema armonizzato di certificazione delle imprese di navigazione aerea europee.

Sulla base di questo sistema, l’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC) intende certificare entro la fine dell’anno, in funzione dei nuovi criteri, anche la società svizzera di controllo aereo Skyguide.

Al di là delle frontiere

Grazie al SES gli spazi aerei non saranno più definiti in funzione delle frontiere nazionali, bensì sulla base di criteri operativi, ciò che porterà alla creazione di blocchi di spazio aereo transfrontalieri.

La Svizzera ha già preso contatti con i propri vicini, in particolare con la Francia, per permettere a Skyguide di sorvegliare uno di questi blocchi.

La partecipazione della Svizzera al SES era già stata decisa in novembre dal Comitato misto dei trasporti aerei UE/Svizzera.

Se il consiglio dei ministri europeo dovesse approvarla, essa potrà concretizzarsi nella seconda metà dell’anno. Partecipando al SES, la Svizzera sarà rappresentata nel Comitato del “Cielo unico europeo” quale osservatrice.

swissinfo e agenzie

La frammentazione dei cieli europei in numerosi spazi aerei nazionali sottoposti ciascuno a regole differenti ha creato in passato parecchie difficoltà nella gestione del traffico aereo.

Essa causava parecchi ritardi e implicava costi da 1,3 a 1,9 miliardi di euro l’anno alle differenti compagnie aeree.

Durante i prossimi 15 anni si prevede che il traffico aereo crescerà del 4% l’anno. La sua intensità sarà quindi raddoppiata entro il 2020.

L’aumento del traffico aereo rende necessario migliorare le disposizioni di sicurezza e i sistemi di controllo.

L’iniziativa ‘Cielo unico europeo’ si prefigge quindi di creare delle regole-quadro per organizzare lo spazio aereo e la sicurezza a livello europeo piuttosto che nazionale.

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