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Un pool internazionale indaga sull’incidente del Gottardo

Il Procuratore pubblico ticinese Antonio Perugini durante la presentazione dei primi risultati dell'inchiesta Keystone

Primi risultati dell'inchiesta: il camion belga all'origine dell'incidente viaggiava contromano e nei resti del suo autista sono state rinvenute tracce di alcool.

Per fare piena luce sulla dinamica del sinistro e dell’incendio scoppiato subito dopo, il Procuratore pubblico Antonio Perugini ha nominato due collegi di periti.

Martedì mattina, a quasi un mese dal rogo del Gottardo, in un incontro con la stampa Perugini ha fatto il punto dell’inchiesta della magistratura. Due le novità principali emerse in queste settimane di indagini: Il Tir con targhe belghe, guidato da Aslan Seyf, cittadino turco, diretto a nord viaggiava del tutto contromano sulla corsia della galleria, perciò si è scontrato frontalmente con un articolato italiano che procedeva in senso opposto; sul corpo di Seyf, come ha precisato il medico legale Pierangelo Lucchini, sono state riscontrate tracce di alcool.

Ma gli esami patologici non hanno potuto accertare quanto Seyf avesse bevuto prima di mettersi alla guida del camion, poiché con il processo di decomposizione del cadavere si sviluppa anche dell’alcool. A rendere più difficili le analisi c’è anche il fatto che per identificare i suoi resti, ritrovati a 300 metri dal luogo dell’incidente, si è dovuti ricorrere all’esame del Dna.

Contro di lui è stata promossa l’accusa di omicidio colposo plurimo e lesioni plurime colpose. La Procura ticinese ha pure avviato una rogatoria presso le autorità del Belgio per avere tutti gli elementi sulla ditta di trasporti per la quale Seyf lavorava e per accertare la validità dei suoi permessi di soggiorno e della licenza di guida.

Azzerato il numero dei dispersi, il bilancio ufficiale della tragedia è di 11 vittime, dieci uomini e una donna, tutti morti per aver inalato l’ossido di carbonio sprigionatosi nell’incendio. Sei corpi sono stati ritrovati sul marciapiedi del tunnel, gli altri a bordo degli autoveicoli. Ventitré gli automezzi coinvolti, 13 camion e dieci auto.

Lunedì, la magistratura compiuti gli ultimi accertamenti di rito, ha dissequestrato la galleria per poter permettere l’avvio immediato dei lavori di ripristino. Ma per il Procuratore pubblico le indagini non si fermano qui. ” Sia per rendere giustizia ai morti e ai loro familiari sia per migliorare la sicurezza complessiva del tunnel” ha ribadito Perugini. Per questo sono stati nominati due distinti collegi di periti, esperti di fama internazionale, con lunghe esperienze in catastrofi, incendi e grandi incidenti.

A loro toccherà il compito di accertare l’esatta dinamica dello scontro tra i due Tir, la loro velocità al momento dell’impatto, le modalità dell’incendio e della propagazione del fumo all’interno della galleria. Gli esperti dovranno valutare anche l’efficienza dell’impianto di ventilazione, dei sistemi di allarme e delle uscite di sicurezza.

Specialisti svizzeri, austriaci, francesi e italiani, un pool internazionali, perché come ha ricordato Perugini, la tragedia del San Gottardo trascende i confini cantonali e nazionale. “I risultati delle indagini- ha sottolineato il Procuratore – e i suggerimenti per migliorare la sicurezza nelle gallerie autostradali riguardano tutti i paesi europei”.

Libero D’Agostino

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