GR: pillole da 500’000 franchi per il Center da Sanadad di Savognin
I vertici del Center da Sanadad a Savognin propongono alla popolazione una pillola di 500'000 franchi all'anno per i prossimi sei per garantire l'assistenza sanitaria nella regione. La strategia è stata presentata ieri sera. Alle urne si andrà in febbraio 2026.
(Keystone-ATS) “Le prestazioni rimarranno invariate, ma lavoreremo in modo più efficiente”, ha detto ieri sera il presidente del Consiglio d’amministrazione del Center da Sanadad, Luzi Thomann, davanti a un folto pubblico a Savognin. La struttura che raggruppa sotto un unico tetto l’ospedale, il pronto soccorso, uno studio medico, una casa anziani e di cura e appartamenti con servizi non farà dunque dei tagli ai servizi per far quadrare i conti. Si punterà invece a migliorare le sinergie fra i vari reparti. “Abbiamo analizzato ogni settore. L’ospedale acuto lavorerà più a stretto contatto con la casa di riposo. Abbiamo unito le posizioni del direttore e del responsabile delle finanze in un unico posto di lavoro. Abbiamo riorganizzato la farmacia”, ha elencato Thomann a Keystone-ATS.
“Meglio tenere i servizi in valle”
Nel 2023 il centro sanitario aveva chiuso con un deficit di quasi 1,7 milioni di franchi. La scorsa primavera la popolazione aveva approvato un credito a fondo perso di due milioni di franchi per garantire la liquidità e dunque poter pagare i salari degli impiegati e attuare investimenti. In futuro il soccorso della mano pubblica diventerà la norma. Una novità per il Comune di Surses, che come azionista di maggioranza, non aveva mai versato dei contributi. Secondo il nuovo accordo di prestazioni dal 2027 il Comune verserà ogni anno 500’000 franchi, se la liquidità a fine anno non supererà i 2,5 milioni di franchi. In quel caso i contributi non verranno elargiti.
“Le casse comunali avrebbero comunque dovuto farsi carico di un impegno finanziario in tutti gli scenari”, ha spiegato il sindaco di Surses, Daniel Wasescha. Il gruppo di lavoro ha analizzato la possibilità di annettersi a un’altra regione sanitaria e fare riferimento all’ospedale di Thusis. Nel 2025 Surses avrebbe dovuto pagare quasi 845’000 franchi per coprire il deficit del nosocomio a oltre 20 chilometri di distanza. I vertici hanno così deciso di non intraprendere questa via. “È meglio avere l’assistenza qui da noi in valle”, ha continuato Wasescha.
Nuova strategia, ma sfide rimangono
Con la nuova strategia alcune incognite per il centro sanitario di Savognin rimangono. Fra queste il numero dei pazienti nell’ospedale e nella casa anziani, le oscillazioni dovute alla stagionalità e la ricerca di personale specializzato.
Inoltre nei prossimi anni la struttura deve compiere diversi investimenti ad esempio il risanamento del tetto, la sostituzione del riscaldamento e dell’ascensore per i letti. Thomann calcola che verranno spesi dai 500’000 fino agli 800’000 franchi all’anno per questi lavori. E se la liquidità nelle casse dell’ospedale non dovesse bastare? “Se dovessero esserci degli investimenti eccezionali può darsi che l’azionista di maggioranza, ovvero il comune, dovrà intervenire”, ha detto il sindaco di Surses.
Coinvolte anche voci scettiche
L’anno scorso il Consiglio d’amministrazione aveva valutato l’opzione di un ospedale stagionale. I servizi stazionari sarebbero stati aperti solo durante la stagione invernale, ovvero il periodo in cui vengono registrate più ospedalizzazioni. La proposta aveva fatto storcere il naso a diversi cittadini, che avevano lanciato una raccolta firme per riorganizzare la struttura.
Le voci scettiche di allora sono state integrate nel processo di elaborazione della nuova strategia. “Abbiamo coinvolto anche i collaboratori. È un fattore decisivo per portare avanti una soluzione condivisa”, è convinto Thomann.
L’ultima parola spetta ora ai cittadini che voteranno sul nuovo accordo di prestazioni in assemblea comunale probabilmente il 23 febbraio 2026.