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La Svizzera riuscirà a stare al passo con la domanda di energia dei data center? 

Operatore dentro data center
I data center svizzeri potrebbero arrivare a consumare fino 15% dell'elettricità svizzera entro il 2030. Aws

La Svizzera è tra i Paesi con il maggior numero di data center pro capite al mondo, e la quota di elettricità nazionale che consumano è tra le più alte in Europa. Alcune reti elettriche sono già vicine al limite. La rapida crescita dell’intelligenza artificiale potrebbe metterle ulteriormente sotto pressione.

I data center si stanno moltiplicando in tutta la Svizzera, e così anche le preoccupazioni della popolazione e delle aziende elettriche per il loro elevato fabbisogno energetico. 

Un sondaggioCollegamento esterno di AlgorithmWatch CH ha rilevato che il 72% delle persone residenti in Svizzera ritiene che nuovi data center dovrebbero essere costruiti solo se alimentati da energie rinnovabili. Quattro persone su cinque chiedono maggiore trasparenza sul loro consumo di energia. 

Allo stesso tempo, il Governo elvetico ha dichiaratoCollegamento esterno che, per soddisfare la domanda futura di elettricità, potrebbe essere necessario riconsiderare la costruzione di nuove centrali nucleari. Una prospettiva che solleva timori di possibili carenze energetiche e persino di blackout negli anni a venire. 

I data center alimentano il nostro mondo iperconnesso, dai servizi cloud alle applicazioni basate sull’intelligenza artificiale (IA). In Svizzera, rappresentano il 6-8% del consumo di elettricità e si prevede che questa quota aumenterà con la costruzione di nuovi centri.

A livello globale, i data center utilizzano il 3% dell’elettricità – meno dei veicoli elettrici, dei condizionatori d’aria o dell’industria pesante. Tuttavia, la domanda potrebbe raddoppiareCollegamento esterno entro il 2030 a causa dei server dell’IA ad alte prestazioni, secondo l’Agenzia internazionale dell’energia (AIE). 

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La Svizzera punta a mantenere un ruolo di primo piano nel mondo digitale. L’espansione dei suoi data center dovrà tuttavia essere pianificata con attenzione e resa più efficiente, per evitare di sovraccaricare la rete di approvvigionamento elettrico, come è già accaduto in altri Paesi. 

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La densità di data center in Svizzera è tra le più alte al mondo 

La Svizzera ospita circa 120 data center e più di dieci nuoviCollegamento esterno progetti sono in costruzione. Questo la pone tra i Paesi con la più alta concentrazione di data center pro capite al mondo.  

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Diversi fattori rendono la Svizzera una meta interessante per chi gestisce un data center. La maggior parte dell’elettricità proviene da fonti energetiche rinnovabili (soprattutto dall’idroelettrico) e dal nucleare. Ciò significa che l’impronta di carbonio dei data center elvetici è inferiore a quella dei Paesi che fanno maggiore affidamento sui combustibili fossili.

La Svizzera, inoltre, è politicamente stabile e c’è una forte domanda interna di servizi digitali, soprattutto nel settore finanziario. Anche le temperature medie relativamente basse, che rendono più efficiente il raffreddamento dei server, e la posizione nel cuore dell’Europa giocano a favore della Confederazione. 

I data center elvetici sono concentrati principalmente nell’area di Zurigo, il cuore tecnologico del Paese. Qui colossi come Google, Microsoft e Amazon Web Services affittano spazi da operatori locali. La scelta di Zurigo non è casuale: la vicinanza alla clientela e le eccellenti connessioni in fibra ottica la rendono un centro ideale.

Per garantire velocità nello scambio dei dati e continuità operativa, gli operatori tendono a realizzare più strutture nella stessa zona, creando veri e propri cluster. Tra i protagonisti del mercato figurano i giganti statunitensi Stack, Vantage ed Equinix e lo svizzero Green Datacenter. 

Attualmente i data center del Cantone di Zurigo occupano oltre 114’000 metri quadratiCollegamento esterno, l’equivalente di 16 campi da calcio. 

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La rete elettrica di Zurigo è già al limite 

Secondo l’Azienda elettrica del Cantone di Zurigo (EKZ), diverse aree della rete di trasmissione nazionale ad alta tensione non hanno più capacità per far fronte a nuove richieste di energia. “Con l’aumento del numero di data centre, crescono anche le sfide legate alla gestione della rete”, ha dichiarato un portavoce a Swissinfo via e-mail. Nuove sottostazioni sono in costruzione principalmente per soddisfare la domanda crescente dei data center, afferma EKZ. 

Di conseguenza, alcuni operatori di data center si stanno espandendo in altri cantoni, come Argovia e Sciaffusa. “A Zurigo non c’è quasi nessun terreno disponibile per nuovi data center e la disponibilità di energia è ancora più limitata”, afferma David Schoch, responsabile della ricerca per la società di servizi immobiliari CBRE. 

Paesi come l’Irlanda e i Paesi Bassi, che hanno anch’essi un’alta concentrazione di data center, hanno già limitato le nuove costruzioni a causa della saturazione della rete. 

Sebbene la domanda di energia elettrica in Svizzera non sia ancora critica, potrebbe diventarlo presto, avverte Louise Aubet, coautrice di un rapportoCollegamento esterno sull’impatto ambientale delle tecnologie informatiche e di comunicazione in Svizzera. “Siamo totalmente dipendenti dalle tecnologie digitali. Non dobbiamo sottovalutare rischi come i blackout, che possono paralizzare interi Paesi”, afferma Aubet. 

Il consumo dei data center potrebbe aumentare rapidamente 

Nell’ultimo decennio, il consumo complessivoCollegamento esterno di energia elettrica in Svizzera è rimasto stabile e quello pro capite è diminuito, grazie a inverni più miti e all’aumento dell’efficienza negli edifici, nei trasporti e nell’industria. 

Ma questa tendenza potrebbe non durare. Secondo Adrian Altenburger, professore all’Università di scienze applicate e arti di Lucerna, i soli data center potrebbero consumare il 10-15% dell’elettricità svizzera entro il 2030. Si tratta di una cifra superiore al fabbisogno energetico complessivo del cantone di Zurigo nel 2023

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Un’analisiCollegamento esterno del Politecnico federale di Zurigo (ETHZ) stima che il Paese dovrebbe generare o importare altri 4,6 TWh di elettricità per soddisfare questa domanda – più o meno l’equivalente dell’accensione di 800 trilioni di lampadine. 

Secondo Altenburger, ottenere l’elettricità necessaria attraverso le energie rinnovabili sarà una sfida, perché i data center consumano la stessa quantità di energia tutto l’anno, 24 ore al giorno. Questa domanda costante è uno dei fattori che spingono la classe politica e gli esperti e le esperte a riaprire il dibattito sull’espansione della produzione di energia elettrica di base, come l’idroelettrico o il nucleare. 

Secondo Altenburger, la Svizzera avrà bisogno di un’attenta pianificazione per evitare che i suoi data center sovraccarichino la rete elettrica. Secondo i dati disponibili, la Confederazione consuma già una delle quote più alte di elettricità tra i Paesi digitalizzati. 

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L’IA potrebbe aumentare “drasticamente” l’impatto dei data center 

La rapida espansione delle applicazioni basate sull’IA rischia di rendere i data center svizzeri ancora più energivori. La ricercatrice Louise Aubet ritiene che l’IA aumenterà “drasticamente” la domanda di energia per i data center, consumando potenzialmente la capacità creata dall’efficienza in altri settori.   

L’addestramento di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) come GPT o Gemini è particolarmente dispendioso dal punto di vista energetico. Quest’attività avviene perlopiù al di fuori della Svizzera, soprattutto nei Paesi che dominano lo sviluppo dell’IA e ospitano i più grandi centri di calcolo, come gli Stati Uniti e la Cina. 

Ma se la domanda globale di modelli di IA ad alte prestazioni continuasse a crescere, la Svizzera potrebbe sentire la pressione di costruire parte di questa capacità in patria. Ciò potrebbe portare al potenziamento del supercomputer Alps o allo sviluppo di nuove infrastrutture dedicate all’addestramento.

Un’espansione di questo tipo sarebbe anche in linea con l’ambizione del Governo di rafforzare la sovranità digitale del Paese. 

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Maggiore efficienza e trasparenza 

Se l’IA è destinata ad aumentare il consumo di elettricità, la questione dell’efficienza diventa centrale. 

“Il consumo dei data center crescerà rapidamente se non utilizzeremo l’infrastruttura informatica in modo molto più efficiente”, afferma Matthias Haymoz, a capo dell’Associazione per l’efficienza dei data center svizzeri (SDEA). Uno studio del 2021Collegamento esterno dell’Ufficio federale dell’energia giunge a conclusioni simili e stima che oltre il 40% del potenziale di efficienza dei data center rimane inutilizzato.

La maggior parte degli operatori, spiega Haymoz, si limita a gestire gli edifici, mentre l’infrastruttura informatica di proprietà della clientela è spesso esclusa dagli sforzi di efficienza. 

Angela Müller, direttrice di AlgorithmWatch CH, accoglie con favore le iniziative di efficienza di chi opera i data center, ma avverte che il problema è strutturale. “Ci basiamo sulle dichiarazioni degli operatori stessi, ma non abbiamo dati pubblici: non sappiamo davvero cosa succede dietro quelle mura grigie”, afferma Müller. 

Secondo Müller, questa mancanza di trasparenza contribuisce ad alimentare le preoccupazioni dell’opinione pubblica. “La popolazione vuole sapere quale sarà il costo reale della digitalizzazione spinta dall’IA”, afferma Müller. 

A cura di Gabe Bullard 

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